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Pescara, 17/12/2025
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Data: 13/01/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Verso il voto (Abruzzo) - In Regione partita a tre con l’incognita 5 Stelle. Il centrodestra ha candidato (Chiodi) e coordinatori di partito in carica Il centrosinistra parte in ritardo e non ha candidato certo.

PESCARA Sabato sera davanti a 250 invitati è arrivata su un tavolo del Grand Hotel di Montesilvano la bandiera, autografata da Berlusconi in persona, per il primo circolo abruzzese del Club Forza Silvio. A fare gli onori di casa c’erano il responsabile nazionale dei Club Marcello Fiori, Riccardo Chiavaroli e il neocoordinatore regionale forzista Nazario Pagano. Fatta la sua nomina, fatta quella della coordinatrice del Nuovo centrodestra Federica Chiavaroli e con la presentazione oggi del gruppo regionale di Fratelli d’Italia, è pronta al varo la nave del centrodestra che scorterà alle urne il (ri)candidato Gianni Chiodi. Da quelle parti il morale è alto, perché i sondaggi, per quello che valgono a 4 mesi dal voto, sono buoni e gli avversari in ritardo. Il Partito democratico dovrebbe andare alle primarie per il candidato presidente (e per i candidati sindaci) nell’ultima domenica di febbraio. Ma la data non è certa. A Roma non è stato ancora deciso nulla. Anche perché non c’è accordo ai vertici del partito. Matteo Renzi, per esempio, vorrebbe portare tutte le regioni alle primarie il 16 febbraio per eleggere i segretari, ma Gianni Cuperlo, presidente del partito, vorrebbe date flessibili in base alle esigenze delle singole regioni. C’è poi la questione del candidato presidente. Finora si è fatto solo il nome di Luciano D’Alfonso. Ma nessuno oggi può giurare che quella candidatura arriverà alle primarie (quelle della Regione o forse quelle del Comune di Pescara) sotto le bandiere del Pd. Inevitabile in questi casi fare il nome di Giovanni Legnini come eventuale “papa straniero”, ma la partita è troppo aperta per azzardare rose di nomi. Si scalda a bordo campo la squadra del Movimento 5 Stelle, accreditato di un 25-28%, che non è male. Le liste sono già pronte e sono sotto la lente di Beppe Grillo, ma non c’è ancora il candidato presidente. Passaggio fondamentale per reggere o incrementare consenso. Perché, come si è visto in altre regioni, alle elezioni locali la forza di Grillo ha bisogno di essere accompagnata da facce credibili. Nei partiti della galassia centrista il ritardo è ancora più corposo. Quello che resta di Scelta Civica è in attesa di segnali di fumo da Roma per sapere se guardare a destra o a sinistra. Lo stesso fa l’Udc che, dopo lo strappo delle ultime politiche, ha un nuovo commissario, Nedo Poli, un toscano di Coreglia Antelminelli, che sostituisce Armando Dionisi, passato totalmente inosservato. E a giorni dovrebbe affacciarsi in Abruzzo il segretario Lorenzo Cesa.

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