ABRUZZO. Esame di fine anno superato per il direttore generale dell’Arta, Mario Amicone, che dunque percepirà una indennità di risultato di 24.976 euro per aver raggiunto l’85% degli obiettivi stabiliti.
E’ quanto confermato nella delibera di giunta regionale numero 12 di lunedì scorso dopo il parere positivo del gruppo di lavoro della Regione costituito per la valutazione dei risultati raggiunti da Amicone nel corso del 2011...
Al direttore, infatti, oltre al trattamento fisso (70%) spetta una retribuzione variabile correlata a determinati obiettivi da raggiungere e tra questi, in particolare, si scopre leggendo i documenti, quelli di miglioramento della qualità dell’aria, dell’acqua del suolo e della tutela della salute dei cittadini dall’inquinamento da rumore e dall’inquinamento elettromagnetico.
La giunta regionale ha indicato il Servizio Politica Energetica e qualità dell’aria, Sina, come struttura regionale preposta alla valutazione delle direttore generale dell’Agenzia regionale. È stato quindi costituito un gruppo di lavoro «composto da soggetti esperti nella valutazione delle attività del direttore generale».
Hanno fatto parte della ‘commissione’ la dirigente Iris Flacco, la dirigente del Servizio Amministrazione del personale, Eliana Marcantonio, il dirigente della Struttura speciale di supporto ‘Controllo di Gestione’ Marco Valeri, Vivaldo De Marinis per l’Oiv e il responsabile dell’Ufficio Attività amministrative ed educazione ambientale Dario Ciamponi.
«Dalla lettura della documentazione emerge che la quasi totalità delle azioni preventivate, corrispondenti ad attività obbligatorie per legge, sono state realizzate», si legge nel verbale.
Il giudizio è arrivato non senza difficoltà perché, sempre come si legge nel documento ufficiale, «confrontando il programma delle attività con la relazione consuntivo emerge una non immediata comparabilità di quanto programmato rispetto a quanto realizzato, con conseguente difficoltà di valutazione l’effettivo grado di raggiungimento degli obiettivi individuati».
Alla fine però il responso è arrivato: raggiunto l’85% di quanto prefissato.
«Gli scostamenti intervenuti, secondo quanto riportato dal direttore generale», si legge negli allegati, «sono imputabili ad azioni poste in essere a seguito di sopravvenute emergenze o ulteriori richieste da parte di soggetti istituzionali aventi titolo. Tuttavia, dalla lettura della documentazione trasmessa, non si rileva alcun riferimento agli obiettivi prioritari previsti dal comma 9 dell’articolo 10 della legge regionale 64/98 necessari per la valutazione complessiva del direttore, mentre di contro, emergono attività non previste aventi natura di carattere straordinario».
Secondo il gruppo di lavoro il direttore Amicone ha garantito «coerentemente con le risorse di personale, strumentali ed economiche assegnate, la realizzazione, da parte dell’Agenzia nel suo complesso di gran parte dei servizi, attività e collaborazioni. Non ha dimostrato il raggiungimento degli ulteriori risultati previsti senza addurre, tra l’altro, giustificazioni in merito a tale circostanza negativa».
Il gruppo di lavoro sottolinea anche come il direttore abbia anticipato, «compensando in parte il mancato raggiungimento di alcuni punti, la riorganizzazione dell’agenzia ottenendo, attraverso la riduzione del numero delle strutture di posizioni dirigenziali apicali, un significativo contenimento dei costi fissi di gestione».