Palazzo di città preso d’assalto ieri: i sindaci marsicani hanno aderito compatti alla convocazione del primo cittadino di Avezzano Gianni Di Pangrazio per assumere iniziative comuni volte a scongiurare gli aumenti definiti esagerati del costo dei pedaggi autostradali dell’A24 e A25. Ieri si è deciso unanimemente di opporre un ricorso al Tar (avvocati Simone e Milo) avverso il rincaro e la circostanza avrà il suo peso amministrativo ma anche politico alla luce di quanto accaduto nel capoluogo marsicano. Non solo i sindaci, infatti c’erano ma anche i commercianti i pendolari e, comunque, tutti quelli che muovono merci e trasferiscono ricchezza attraverso l’autostrada. «Pieno sostegno alla battaglia di Avezzano l’unica città mobilitata contro gli aumenti del pedaggio autostradale» è stato espresso infatti anche da Confcommercio Abruzzo. I vertici dell’associazione di categoria, il presidente e il direttore della sede di Pescara Ezio Ardizzi e Walter Recinella, il presidente dell’Aquila Roberto Donatelli e il direttore regionale, Celso Cioni erano ieri in Municipio ricevuti dal sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio. «Si tratta dell’ennesima mazzata al popolo abruzzese - è stato il commento diffuso ieri alle agenzie dai dirigenti dell’associazione dei commercianti - e la regione non deve pagare pegno per il completamento delle strade di Roma, le complanari». Il direttore di Confcommercio Celso Cioni ha negativamente sottolineato anche «il silenzio della Regione Abruzzo e delle amministrazioni provinciali abruzzesi che non hanno speso una parola in difesa dei cittadini che in sette anni hanno visto schizzare alle stelle il prezzo del pedaggio autostradale che va al più 136 per cento». Nella tarda serata di ieri dunque il vertice dei rappresentanti delle istituzioni marsicane con l’appoggio della sola Provincia dell’Aquila volto alla formalizzazione del ricorso al Tar. «Siamo pronti a fare gioco di squadra - ha sottolineato il sindaco di Avezzano - per rappresentare i cittadini marsicani e abruzzesi e contrastare questo ennesimo salasso».