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Pescara, 18/12/2025
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Data: 26/01/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Verso il voto (Abruzzo) - Sondaggi, in testa c’è il centrosinistra. D’Alfonso e Pezzopane sarebbero in vantaggio sull’attuale governatore

PESCARA Centrosinistra in vantaggio, di poco ma in vantaggio: lo dicono i risultati dei sondaggi commissionati dalle segreterie nazionali dei partiti che compongono i due schieramenti a quattro mesi dalle elezioni regionali. Sondaggi diversi, risultati simili. E ovviamente ufficiosi: la normativa in materia di sondaggi è scivolosa, dunque quanto emerge dalle più o meno segrete stanze dei partiti è un dato ancora grezzo, ma non per questo meno interessante.
Il centrosinistra si frega le mani, gli altri proprio no, anche e soprattutto perchè il dato negativo ma soltanto di stretta misura è frutto di sondaggi condotti ben prima della bufera giudiziaria che ha scosso il centrodestra che guida la Regione, toccando solo marginalmente i partiti dello schieramento opposto ed escludendo del tutto quel Pd che sei anni fa era invece stato travolto dallo tsunami giudiziario, a tutto vantaggio del centrodestra che le elezioni le aveva poi vinte passeggiando. Ora la situazione è completamente invertita, anche se la drammaticità della fine della giunta regionale di Ottaviano Del Turco e di quella comunale di Luciano D’Alfonso, scandita da arresti clamorosi, era altra cosa rispetto all’attuale Rimborsopoli.
Cifre. Per i sondaggi centrosinistra e centrodestra ballano tra il 32 e il 35%, con il centrosinistra in vantaggio e il Movimento5Stelle attestato tra il 25 e il 29. E’ un voto di opinione, espresso quando non è ancora nota la composizione delle liste in gara, rilevato su un campione di intervistati tra l’inizio e la metà di gennaio. Quanto ai probabili candidati a governatore, Gianni Chiodi perderebbe il confronto con ampio (ma non amplissimo) scarto sia con Luciano D’Alfonso che con Stefania Pezzopane, ed anche con Giovanni Legnini anche se in questo caso l’esito sarebbe più incerto. Legnini, peraltro, non è più della partita non essendosi dimesso da sottosegretario entro i termini di legge per la candidatura a maggio. Restano dunque D’Alfonso e Pezzopane: per il primo c’è la conferma di quanto le vicende giudiziarie non ne abbiano intaccato la popolarità, per la seconda, se i sondaggi che le consegnano un margine su Chiodi leggermente più ampio di quello di D’Alfonso dovessero essere ufficializzati, la spinta ad accettare senz’altro la sfida delle primarie. Anche se va ricordato che sei anni fa Pezzopane aveva sbancato nei sondaggi segreti, come stavolta, salvo poi ripresentarsi alla Provincia e conoscere una sorprendente sconfitta. Tutto questo per dire che, più del voto di opinione, contano poi il cosiddetto voto di relazione e i nomi che danno sostanza alle liste a sostegno dei candidati a governatore. Insomma, sarà battaglia, l’avevamo già capito: e il centrosinistra parte con il naso al vento.

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