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Pescara, 15/12/2025
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31/01/2014
Corriere della Sera
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Regione Abruzzo, parla l’amante del governatore: «Non mi dimetto, l’adulterio non è reato»
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Il suo nome resta un mistero. Ma le sue idee sono chiarissime. «Non mi dimetto». L’amante del governatore dell’Abruzzo Gianni Chiodi, che nel marzo del 2011 dormì con lui nella stanza 114 dell’hotel del Sole, (spesa poi addebitata alla regione) e che poi, per i suoi soli meriti professionali secondo Chiodi, fu nominata, dopo una selezione , dallo stesso governatore , nella commissione regionale delle Pari Opportunità, non intende abbandonare la poltrona. Seguendo in questo il presidente della Regione Abruzzo a cui è stato richiesto di lasciare dal M5S e che non intende lasciare la poltrona fino alle prossime elezioni di maggio. Lo rivela «Il Fatto quotidiano» in un’intervista alla donna.
Berlusconi diceva di lui: «Vincerà perché ha più capelli di me»
Berlusconi diceva di lui: «Vincerà perché ha più capelli di me» Berlusconi diceva di lui: «Vincerà perché ha più capelli di me» Berlusconi diceva di lui: «Vincerà perché ha più capelli di me» Berlusconi diceva di lui: «Vincerà perché ha più capelli di me» Berlusconi diceva di lui: «Vincerà perché ha più capelli di me»
NO ALLE DIMISSIONI - L’organismo regionale di Parità tra uomo e donna (composto solo da donne) ha chiesto le dimissioni dell’amante di Chiodi (ma non del governatore) . E la donna replica: «Voglio ricordare che l’adulterio non è più considerato reato. Purtroppo le donne sono nemiche delle donne, ossequiose del potere maschile». E sulla sua nomina spiega: «Non sono stata aiutata da Chiodi, non ne avevo alcun bisogno». Una tesi sostenuta sul Corriere della Sera dallo stesso governatore . Poi la donna del mistero precisa: «Non mi arricchisco con questo incarico, la mia indennità è di 180 euro al mese lordi, ai quali vanno aggiunti 30 euro di volta in volta come gettone di presenza».
IL RIMBORSO - Su un punto però la signora si dissocia dal governatore: il rimborso della stanza del «peccato»: «Non è concepibile che questa spesa sia stata rimborsata con soldi pubblici: non può e non deve essere così». E poi precisa: «Sono stata sua ospite all’hotel del Sole di Roma, ma non sono certa che si tratti proprio di quella data».
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