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Pescara, 16/05/2025
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Data: 31/01/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Sesso soldi e politica di Franco Avallone

E tra qualche mese gli abruzzesi dovranno decidere cosa votare. In un clima surreale. Ma sì, quasi da cinepanettone. In una regione all’improvviso rapita e inghiottita dal vortice del gossip accade anche che il vice presidente della Giunta Regionale con delega allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, oggi visiterà la «Lazzaroni» di Isola del Gran Sasso d'Italia nell'ambito dell'iniziativa «La Regione in azienda». C’è da sperare, annusata l’aria che tira, che qualcuno non osi urlare al vice presidente della Giunta il nome della fabbrica di biscotti. La battutaccia deve essere consentita se si pensa che mai nessuno avrebbe potuto immaginare di dover raccontare una giornata segnata da interviste di amanti di governatori regionali e di un confronto all’americana tra lei, lui e la moglie. Tra un ex assessore accusato di aver detto di voler uccidere la sua consorte e una segretaria che ha raccontato tutto ai magistrati. E tra qualche mese gli abruzzesi dovranno decidere cosa votare. Da una parte il centrodestra che fino alla settimana scorsa, pur di fronte a scossoni e divisioni di quel che fu il Popolo delle Libertà, non aveva nessun dubbio sulla riconferma di Gianni Chiodi. Arrivato immacolato alla scadenza di mandato. Poi la bomba dell’inchiesta «Rimborsopoli», ma soprattutto la confessione shock del governatore. «È vero ho passato una notte in albergo con una donna. È stata una debolezza». Al privato diventato pubblico non si è voluta sottrarre nemmeno la dama misteriosa, che dopo aver rifiutato interviste alla stampa abruzzese ha deciso di svelarsi e dire la sua al «Fatto Quotidiano». Una buona «opportunità»: «Non ho fatto nulla di male, perchè dovrei dimettermi» ha detto la signora della stanza 114. E tra qualche mese gli abruzzesi dovranno decidere cosa votare. Con il centrosinistra, ma più in particolare il Partito Democratico, impegnato a trovare candidati credibili per le primarie. Per la verità uno c’è già: Luciano D’Alfonso. L’ex sindaco di Pescara, dopo aver incassato varie assoluzioni, ha chiesto e ottenuto che il prossimo 3 febbraio venga celebrato il processo (con rito abbreviato) dell'inchiesta «Caligola». Ha fretta D’Alfonso di arrivare alle primarie senza macchie. Ma l’appello del processo Housework è dietro l’angolo. E tra qualche mese gli abruzzesi dovranno decidere cosa votare.

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