TERAMO Pensionati 'over 60' alla guida di pulmini e autobus a Giulianova e Mosciano Sant'Angelo. «Un paradosso immorale», è il j'accuse della Filt Cgil regionale e provinciale, «in un periodo in cui trovare lavoro è un'impresa». E un paradosso «inammissibile perchè finanziato con i soldi dei cittadini». Gli autisti in questione sono gli ex lavoratori Arpa e Start (la società pubblico-privata di Ascoli Piceno) assunti dalla ditta Gaspari, che ha in affidamento i servizi del trasporto urbano a Mosciano e anche di quello scolastico a Giulianova. In tutto gli autisti pensionati nell'azienda sono sette su 14, la metà dei dipendenti. Alcuni hanno anche beneficiato dell'incentivo all'esodo dalla ditta di provenienza, prima di essere assunti di nuovo da Gaspari con tutta probabilità per gli sgravi concessi a chi impiega disoccupati ultracinquantenni. «Non discutiamo la regolarità delle assunzioni - ha spiegato ieri in conferenza stampa il segretario provinciale Filt Aurelio Di Eugenio - per questo ci sono gli organi preposti. Quello che contestiamo è il merito di scelte fatte da Regione e Comuni che affidano questi servizi ai privati senza controlli o, comunque, senza prevedere clausole in fase di gara d'appalto per evitare poi situazioni assurde come questa». Secondo il sindacato, per far posto ai "nuovi" autisti l'azienda avrebbe addirittura «ridotto gli orari degli altri dipendenti con una diminuzione degli stipendi già a livelli di sopravvivenza». Tutto nel rispetto della normativa Inps che mantiene a 60 anni la soglia per l'uscita dal lavoro dei conducenti d'autobus (in quanto 'lavoro usurante'), ma lascia la libertà di decidere se continuare a lavorare una volta riacquisito il titolo abilitante, e cioè la patente D per la guida degli autobus. Nessuna irregolarità insomma, ma questione di «inopportunità» per il segretario regionale Franco Rolandi: «E' un fenomeno diffuso in Abruzzo, ma qui nel Teramano è più preoccupante perchè interessa un servizio delicato come il trasporto degli studenti e per l'utilizzo di fondi pubblici». Per il trasporto scolastico a Giulianova, il Comune riconosce a Gaspari 700mila euro l'anno per sette anni (la gara è di due anni fa ma in ballo c'è un contenzioso sul rispetto del capitolato). Per il trasporto pubblico locale nei due comuni il rimborso regionale è invece di circa un milione di euro. Fondi ai quali si aggiungono altre risorse per l'acquisto di mezzi come quelli su cui compare il logo della Regione. «Chiediamo ai Comuni e all'assessore regionale Morra di intervenire - questo l'appello della Filt - e soprattutto chiediamo che il servizio di trasporto non sia più dato in gestione a ditte che assumono pensionati».
Un'ultima stoccata alla Confindustria teramana e al presidente Salvatore Di Paolo che, nei giorni scorsi, s'era schierato per la libera concorrenza nel settore e contro la nascita dell'azienda unica regionale. «Abbiamo visto dove porta il modello liberista - dice Rolandi - a Di Paolo ricordiamo che la concorrenza può esserci solo quando ci sono regole chiare e imprescindibili per tutti».