ROMA Il braccio di ferro continua. Il confronto Alitalia-sindacati, saltato ieri mattina, riprende oggi. Sul tavolo il piano industriale che prevede risparmi complessivi per 300 milioni. Le organizzazioni sindacali sono pronte ad avviare il confronto, ma non sotto la spada di Damocle dei 1.900 esuberi individuati dall’azienda. Cgil, Cisl, Uil e Ugl pongono, inoltre, una pregiudiziale netta all’apertura delle trattative: la cancellazione della cassa integrazione a zero ore per 300 impiegati. «Altrimenti il negoziato non parte neppure».
Le confederazioni ricordano che sono 700 i dipendenti, tra assistenti di terra e personale navigante, che dal 2011 sono in cassa integrazione a zero ore. Una condizione che tale resterà sino a marzo del 2015. Alla fine del 2012 è stata sottoscritta un’ulteriore intesa per ridurre l’orario di lavoro (50.000 ore all’anno) di 500 operatori di terra ai quali sono stati applicati contratti di solidarietà. Ora l’azienda è intenzionata a ricorrere alla cig a rotazione e contratti di solidarietà per 1.600 unità lavorative, tra piloti, assistenti di volo e di terra. E a far scattare la cassa a zero ore per 300 impiegati.
Sull’altro fronte Alitalia è determinata a portare avanti il proprio progetto di risanamento che punta a produrre un risparmio di 300 milioni, 128 dei quali incentrati sul costo del lavoro. Solo nella prospettiva di raggiungere questo obiettivo sarà possibile procedere al risanamento della compagnia e avvicinare l’alleanza con gli arabi di Etihad.
Ieri mattina il tavolo era praticamente saltato per oggettiva incomunicabilità delle parti. Poi, nel pomeriggio, è arrivata ai sindacati la nuova convocazione. Difficile anticipare se registrerà un riavvicinamento. Anche perché i sindacati sembrano irremovibili. «Il primo incontro - il commento di Mauro Rossi, segretario nazionale Filt/Cgil - non è praticamente iniziato in quanto la delegazione Alitalia non ha fornito risposte alla nostra richiesta di abbandonare l’intenzione di collocamento a zero ore dei lavoratori. E senza una risposta diventa impossibile andare avanti. L’incontro è stato annullato. Adesso attendiamo un cambiamento di linea».