Iscriviti OnLine
 

Pescara, 16/05/2025
Visitatore n. 743.954



Data: 02/02/2014
Testata giornalistica: L'Huffington Post
Pier Ferdinando Casini addio al sogno centrista. Forza Italia e Ncd plaudono, la Gelmini: "Bentornato"

Va bene l'intervista ma Casini deve venire a parlare con me. Che Berlusconi si aspettasse il ritorno a casa dell'ex alleato è probabile, complice anche la nuova legge elettorale. Tuttavia il leader dell'Udc è il grande assente nel discorso di Berlusconi dal palco di Cagliari.

Casini questa mattina ha rotto gli indugi e ha detto addio al sogno del Terzo Polo per federare il centrodestra con Alfano e Berlusconi. Nonostante tutto questo il Cavaliere nel suo intervento non ne fa cenno.

Anche il neoconsigliere politico, Giovanni Toti, preferisce non parlarne, almeno per il momento. Contattato telefonicamente, a domanda sul ritorno a casa di Casini risponde: "Non dico niente, tutto quello che c'era da dire lo ha detto dal palco Berlusconi, se non ne ha parlato...". Puntini sospensivi che lasciano capire come la riflessione sia in corso, in fondo Casini "è il figliol prodigo", come lo definisce l'esponente di Forza Italia, Osvaldo Napoli.
E poiché è il "figliol prodigo" è con Berlusconi che deve parlare, direttamente, "senza passare da altre strade", aggiunge Napoli. In sostanza "deve andare ad Arcore".

Che Forza Italia si aspettasse il ritorno a casa dell'ex alleato è certo. "Bentornato", dice Maria Stella Gelmini per la quale "è evidente che questa legge elettorale sia uno strumento che porta avanti le coalizioni. Se Casini ha fatto una scelta di campo la accogliamo positivamente".

"Dopo tanti anni di critiche", ricorda ancora Napoli, "non ultimo il voto sulla decadenza dello stesso Berlusconi, credo il figliol prodigo sia tornato a casa.

Comunque sia bisogna separare l'aspettogiudiziario dal programma e adesso è sul programma che bisogna lavorare, bisogna fare una sintesi". E poi "il centro è rappresentato da Berlusconi, finalmente Casini lo ha capito".

Anche il Nuovo centrodestra si dice soddisfatto della scelta di Casini, complice anche in questo caso la riforma della legge elettorale: "Non c'e' più spazio per una posizione terzista e centrista, le forze moderate e riformiste devono tutte collocarsi nell'area di centrodestra", afferma Fabrizio Cicchitto che prosegue: "Vediamo che anche Casini è arrivato a questa conclusione. Su come poi ristrutturare il Centrodestra il confronto è aperto. Per quello che ci riguarda, noi vogliamo innanzitutto rilanciare Ncd nella sua autonomia non escludendo però nel futuro patti federativi".

Lo staff di Renato Brunetta fa già i conti per le prossime elezioni e si compiace: "Forza Italia ha un potere enorme di coalizione. Non cannibalizza. Ma catalizza", si legge nel Mattinale, la nota politica redatta del gruppo FI della Camera. "La destra democratica e' indotta a federare le sue componenti, superando tranquillamente la soglia.

Così l'ala più marcatamente popolar-cattolica di Alfano e Lupi, può radunarsi con l'Udc di Casini e i Popolari per l'Italia di Mario
Mauro, la Lega altrettanto con forze territoriali, mantenendo il suo radicamento elettorale.

Semplice conto: almeno 25 di Forza Italia + 13-15 delle altre tre aree, si va tranquillamente oltre il 38%, con una rappresentanza sociale, territoriale, politica a valenza europea senza pari. Da noi i partiti piccoli diventano grandi". E il gioco è fatto.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it