PESCARA Il muro contro muro fra Gtm e sindacati produce lo sciopero di domani, mercoledì 5 febbraio, per 24 ore a eccezione delle fasce orarie di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15, durante le quali il servizio di trasporto sarà garantito. La decisione era nell'aria ed è stata confermata dai segretari di Filt/Cgil, Fit Cisl, Faisa/Cisal e Ugl Autoferro «nonostante - affermano - i due tentativi di conciliazione tenutisi presso la Prefettura il 12 settembre e il 25 ottobre, al termine dei quali il direttore della Gtm ha firmato impegni formali che sono stati completamente disattesi». La goccia che ha fatto traboccare il vaso è che «mentre assumeva impegni ufficiali davanti al prefetto in materia di relazioni industriali, gestione del personale, sicurezza e soprattutto sprechi, il cda della Gtm presieduto da Michele Russo ha continuato a deliberare e ad assumere decisioni di segno contrario». Tra gli addebiti dei sindacati al vertice della Gtm ci sono «le esternalizzazioni delle attività amministrative per svolgere funzioni impiegatizie quali la gestione del personale e l'assunzione a tempo determinato per 12 mesi (senza concorso pubblico) di un ingegnere al quale è stata corrisposta una retribuzione pari quasi al doppio di quella prevista dal contratto collettivo di categoria, senza contare ulteriori bonus corrisposti in virtù di missioni in trasferta e incarichi speciali. Per la cronaca tale contratto è stato già oggetto di una proroga - alle stesse condizioni economiche - per altri 12 mesi e l'azienda si accinge a riconfermare un'ulteriore proroga annuale». Last but not least, c'è la gestione degli appalti che, secondo Cgil, Cisl, Cisal e Ugl, «mette in evidenza una chiara dissipazione di risorse. Sulla gestione dei pneumatici, ad esempio, la Gtm con l'affidamento all'esterno dell'approvvigionamento, ha notevolmente aumentato i costi del servizio, senza peraltro guadagnarne in qualità. Una dettagliata esposizione dei fatti è a conoscenza della direttrice regionale dei trasporti, Carla Mannetti. Aspettiamo ancora una risposta dalla Regione - concludono i quattro responsabili sindacali - e in particolare dall’assessore Giandonato Morra»