Iscriviti OnLine
 

Pescara, 16/05/2025
Visitatore n. 743.954



Data: 04/02/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Rimborsopoli d'Abruzzo - «Rispondo alla mia famiglia». Scandalo in Regione, parla la Marinelli. Chiodi oggi dal pm

PESCARA «C’è solo una persona a cui devo spiegare, ed è mio marito. La mia famiglia è stata toccata violentemente da questa macchia e devo fare di tutto per tutelarla». Letizia Marinelli - la consigliera alle Pari opportunità eletta dal ministero su indicazione della Regione e salita alla ribalta delle cronache per aver trascorso una notte in un albergo a 4 stelle a Roma con il governatore Gianni Chiodi prima che ricevesse l’incarico - parla da mamma e da moglie alla trasmissione d’inchiesta di RaiTre “Presa diretta” e poi da donna. Dice incalzata dalle domande: «Questa storia è una discriminazione in relazione al mio sesso. Io sono una vittima, perché», e qui torna a ripetere quanto già dichiarato nei giorni scorsi, «non ho commesso alcun reato, considerato che l’adulterio non è più un reato». La storia risale al maggio 2011 quando la Marinelli fu nominata consigliera di Parità. I magistrati che però indagano su “rimborsopoli” (25 sospettati, fra consiglieri e assessori regionali, con il presidente Chiodi e il presidente del Consiglio Nazario Pagano) scoprono che il governatore avrebbe chiesto il rimborso per la notte trascorsa nell’hotel a 4 stelle per due persone il 15 marzo 2011. E che la seconda persona era la Marinelli. “Lei non pensa di aver ricevuto qualche aiutino da Chiodi?”, le domanda in tv la giornalista di “Presa diretta”. «Non credo proprio, era impossibile, ci sarebbero state troppe persone coinvolte», risponde riferendosi al fatto che la sua indicazione sarebbe stata collegiale. Nel frattempo si apre uno squarcio anche su un’altra assunzione in Regione. Quella che porta il nome della sorella di Letizia Marinelli, Simonetta. La donna, ragioniera e di qualche anno più grande della Consigliera di Parità, fu scelta per un contratto a tempo determinato e assegnata alla segreteria dell’assessore al Personale Federica Carpineta. Era il 12 aprile 2011, quasi un mese dopo l’ormai famosa notte di Chiodi. Successivamente la donna lasciò la segreteria della Carpineta e cominciò a lavorare alle Pari Opportunità con la sorella. Anche qui nessun illecito. Ma su come avvengono le assunzioni in Regione e sui motivi di opportunità qualcuno dovrà spiegarlo ai tanti disoccupati . Chiodi ha già sottolineato di non avere «causato danno alla Regione Abruzzo». Probabilmente lo riferirà anche oggi ai pm che lo aspettano per interrogarlo. Dopo sarà la volta degli altri assessori.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it