- La realtà supera ogni fantasia. Il governatore ha commesso più di un errore, almeno più di quello – dichiarato spontaneamente – della notte nella camera 114 in compagnia di Letizia Marinelli.
Dopo la notte romana all’Albergo del Sole del 15 marzo 2011 (che abbiamo pagato con i nostri soldi), Chiodi il 16 maggio 2011 in Giunta nominava la sua amante alla carica di Consigliera di parità della Regione Abruzzo.
Quello che non si sapeva è il fatto che, medio tempore, anche quella che autorevoli fonti ci assicurano essere la sorella dell’amante di Chiodi, Simonetta Marinelli, fosse stata assunta alle dipendenze della Regione Abruzzo con determinazione della Direzione Risorse Umane n. DD/88 del 12 aprile 2011 (http://bura.regione.abruzzo.it/2011/Supplemento_6_18_05.PDF). Cioè esattamente un mesetto dopo la fatidica notte romana.
Una assunzione fiduciaria, giova sottolinearlo, a tempo pieno e determinato, da impiegata di Cat. “C”, con “assegnazione alla Segreteria del Componente la Giunta Regionale preposto alle Risorse Umane e Strumentali e Politiche di Genere”.
E infatti è l’Assessore regionale preposto al ramo, Federica Carpineta, a richiedere l’assunzione della sig.ra Simonetta Marinelli con propria nota AR/86 del 29 marzo 2011 (due settimane dopo la notte romana di Chiodi).
Ce ne sarebbe abbastanza per indignarsi al massimo grado, se tutto venisse confermato, ma purtroppo la cosa non sembra avere fine.
Infatti, apprendiamo da Facebook come il marito dell’Assessore Federica Carpineta sia piuttosto indignato pure lui con Chiodi. Come mai?
Prima, il 23 gennaio 2014, il marito della Carpineta pare molto contento che la Procura abbia avviato l’indagine “Rimborsopoli” che coinvolge Chiodi e gran parte della sua maggioranza.
Poi, il 24 gennaio 2014, lo stesso marito invita Chiodi a spiegare “cosa andava facendo in trasferta prima con le consigliere e poi con le assessore”, ricevendo man forte da un amico che rilancia: “Chi meglio di te può ed ha il diritto di biasimare”.
Dato che c’è una sola assessore donna nella Giunta regionale, è come se il marito della Carpineta avesse chiesto cosa andava facendo Chiodi in trasferta con sua moglie.
Il governatore, quello stesso 24 gennaio 2014, tiene una conferenza stampa sullo scandalo Rimborsopoli nella quale respinge le accuse della Magistratura e dichiara: “Siamo persone perbene”.
Per tutta risposta, il 29 gennaio 2014, il marito dell’assessore Carpineta scrive sempre su Facebook: “Non è quello che pensi o quello che dici, ma è quello che fai che ti rende una persona perbene o meno!! Dedicato a ….GC”.
Tutto sembrerebbe lasciar credere che l’uomo sia particolarmente amareggiato dai comportamenti di Chiodi, sia per l’utilizzo specifico dell’aggettivo “perbene” già messo in evidenza da Chiodi stesso, sia per le iniziali della dedica che sono le stesse del governatore, sia pure per altri post di tenore particolarmente ostile al medesimo Chiodi.
carpi
In pratica, ciò che emerge con singolare evidenza è il fatto che Chiodi sembrerebbe avere rapporti più che fiduciari con l’Assessore Carpineta, cioè colei che fa assumere sempre fiduciariamente e nominativamente la presumibile sorella dell’amante conclamata di Chiodi stesso (a sole due settimane di tempo dalla fatidica notte romana del governatore).
Ci auguriamo che Chiodi possa con la massima tempestività smentire ogni circostanza, oltre che ai magistrati per quanto concerne i profili penali, soprattutto ai cittadini abruzzesi per quanto concerne i profili politici della sua gestione, profili che tutti abbiamo il diritto e il dovere di sindacare, specie a ridosso delle imminenti elezioni regionali.