Iscriviti OnLine
 

Pescara, 15/05/2025
Visitatore n. 743.953



Data: 12/02/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Mastromauro ci ripensa: «Resto sindaco». Non correrà alle regionali: «Non voglio che la città venga commissariata». Ma il vero motivo è la candidatura di Lanciotti

GIULIANOVA Francesco Mastromauro ha ritirato le sue dimissioni da sindaco, rinunciando così alla sua corsa alle elezioni regionali. Ad annunciarlo è stato lo stesso Mastromauro ieri mattina, in occasione dell’intitolazione del parco della pineta nord al sindaco di Pollica Angelo Vassallo. La notizia era nell’aria da giorni, visto che Mastromauro non aveva apprezzato, così come parte del Partito democratico, che venisse appoggiata, per le regionali, anche la candidatura di Gloriano Lanciotti, presidente della Cna. Il problema era stato posto in termini di voti: Lanciotti, infatti, nato a Colleranesco e residente a Cologna, avrebbe attinto dallo stesso bacino elettorale, decretando, di fatto, una scissione tra gli elettori e una perdita importante di preferenze per Mastromauro. Ma di questo il sindaco giuliese non ha fatto cenno, non rinunciando, però, a scagliare qualche frecciatina contro chi «ha occupato per decenni poltrone e sgabelli che fanno da tappo» affinché lascino spazio alle nuove generazioni. Prima della dichiarazione, Mastromauro era apparso impaziente e nervoso mentre parlava al telefono con i vertici Pd per comunicare la sua decisione e, poco prima della rivelazione, ha scherzato con la fascia tricolore dicendo «Un po’ mi manca, quasi quasi me la rimetto». E così è stato. Tra gli occhi un po’ stupiti dei presenti, ha chiamato al suo fianco il vice sindaco facente funzioni Gabriele Filipponi e ha dichiarato: «Voglio evitare che Giulianova venga nuovamente commissariata, anche se per poco tempo, e rinuncio alla candidatura alle regionali come mi era stato chiesto. Spero che questa mia decisione serva a superare le divisioni interne al partito e sia d’insegnamento a chi insegue personalismi». Insistendo sul suo impegno disinteressato e costante, il sindaco ha anche fatto riferimento al sostegno che i cittadini giuliesi gli hanno dimostrato nell’arco di questi 19 giorni di dimissioni, chiedendogli di tornare sui suoi passi. «Per invertire la rotta di questa antipolitica alimentata da atti e comportamenti moralmente inaccettabili», ha continuato deciso il primo cittadino, «bisogna dare segnali forti di dedizione alla popolazione, perché un amministratore deve innanzitutto occuparsi del bene collettivo. Ringrazio i giuliesi che mi hanno dato il loro appoggio e anche mia moglie che ha approvato la mia decisione». Per quanto riguarda un eventuale nuovo mandato da sindaco, Mastromauro ha aggiunto: «Non mi sono mai preferito, ma sono sempre stato candidato da altri. E così sarà anche stavolta, se il partito dovesse deciderlo. A me interessava oggi solo dare un segnale forte: occupare un posto pubblico non viene dal divino. Basta con i coccodrilli che mangiano i propri figli e poi piangono il giorno dopo». Parlando per metafore, senza mai fare nomi, Mastromauro fa capire comunque il suo risentimento verso un partito che prima gli ha chiesto insistentemente la candidatura alle regionali e che poi ha deciso di affiancargli un pericoloso concorrente. «Con questo atto pubblico da sindaco», ha concluso, «riprendo le mie funzioni». Al suo posto, alle regionali, potrebbero essere candidati Dino Pepe, sindaco uscente di Torano Nuovo, o Giuseppe D’Alonzo, sindaco uscente di Crognaleto. In ogni caso il prossimo candidato sindaco del Pd dovrebbe essere proprio Mastromauro: se il partito non lo appoggiasse darebbe un segnale di sfiducia nei suoi confronti.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it