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Data: 13/02/2014
Testata giornalistica: Il Centro
«I dragaggi senza interventi sul fiume non risolvono l’insabbiamento dei fondali». D’intino alla Regione: troppi ritardi sulla valutazione ambientale strategica

La Regione Abruzzo chiuderà la procedura di Valutazione ambientale strategica sul Piano regolatore portuale entro fine febbraio, con la pubblicazione del relativo decreto. L'amministrazione comunale resta in attesa del provvedimento, continuando a ritenere che un anno di riflessioni, incontri e sollecitazioni sia più che sufficiente per esprimersi sulle osservazioni al Prg portuale e per riconsegnare il documento al Comune in vista del varo in Consiglio comunale e dell'ultimo visto dell'autorità marittima. «Le ragioni di tanto ritardo sono onestamente incomprensibili e inconcepibili; a questo punto, attendiamo l'ultima data fornita dalla Regione, fine febbraio, indisponibili ad accettare ulteriori rinvii». Così l'assessore al Porto Antonio D'Intino, il quale ricorda che «si sono spesi oltre 15 milioni di euro per un dragaggio che comunque non rappresenta una garanzia e soprattutto, è lontano dall'assicurare la bonifica di tutte le aree portuali, posto che tra qualche anno saremo nella stessa identica situazione odierna in merito all'insabbiamento dei fondali». Questo spiega la necessità di un piano regolatore portuale. «Unico strumento», insiste D’Intino, « che potrebbe garantire opere di ampliamento del porto, a partire dal prolungamento del fiume oltre la diga foranea, opera del costo di 15 milioni già disponibili nell'accordo Stato-Regione del 2009. Un'opera che diventerebbe risolutiva rispetto agli attuali problemi, rispetto al dragaggio, mettendo la città al riparo dall'attuale rischio di esondazione del fiume». Opera che assume un carattere di assoluta urgenza ancor più dopo l'allarme lanciato lo scorso dicembre dal commissario per il fiume Adriano Goio

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