PESCARA Contrordine amici, le primarie del centrodestra non si fanno. «Ma non dite che non si fanno più», precisa Nazario Pagano, cordinatore regionale di Forza Italia. Ieri Pagano è stato nuovamente a Roma per incontrare Altero Matteoli, presidente della commissione elettorale del partito, dal quale ha ricevuto un semaforo giallo per le primarie e uno verde per la candidatura a sindaco di Pescara. «Che era e rimane quella di Luigi Albore Mascia», aggiunge Pagano. Matteoli, scortato da Raffaele Fitto, ha detto chiaro e tondo a Pagano che la parola primarie non esiste nel vocabolario di Forza Italia e che potrebbe, tutt'al più, diventare un neologismo qualora si verificassero sfracelli politici al momento impensabili. Un modo colorito per affermare che se si adottasse questo metodo per le Comunali di Pescara, bisognerebbe farlo anche per scegliere il candidato alla Regione e al Comune di Teramo. Insomma, Forza Italia dovrebbe rivoluzionare mezzo mondo, sconfessare una prassi consolidata da vent'anni che passa attraverso i sondaggi, pane quotidiano del suo leader nazionale, per convertirsi alle primarie. E da Silvio Berlusconi agli altri dirigenti di vertice, chi conta davvero non ha alcuna intenzione di cambiare strategia.
«Le primarie - ha sottolineato Pagano - rimangono l'extrema ratio. Ciò vuol dire che non sono bocciate definitivamente e che l'obiettivo numero uno è arrivare alla scelta del candidato attraverso un accordo condiviso, senza strappi». La prima conseguenza del "niet" alle primarie è che la riunione ritenuta decisiva, in programma stasera a Pescara nella sede del Consiglio regionale, salta ed è rimandata alla prossima settimana. Prima, però, martedì 18 febbraio, Matteoli, Fitto e gli altri componenti della commissione elettorale di Forza Italia valuteranno tutte le situazioni dove ci sono in ballo elezioni comunali e deciderà anche sul caso-Pescara. «Qui - sottolinea ancora Pagano - c'è un sindaco che ha ben lavorato e merita di essere riproposto». Una doccia scozzese in piena regola per Guerino Testa che proprio ieri mattina ha incontrato il coordinatore regionale di Forza Italia. Testa, candidato del Nuovo centrodestra, è sulle spine perché entro la mezzanotte di oggi deve decidere se confermare oppure ritirare le dimissioni da presidente della Provincia. Nel primo caso ha due aletrnative: Regione e Comune. Nel secondo si la Regione, che in realtà non è mai stato il suo obiettivo. L'impuntatura di Forza Italia indispettisce non poco la coordinatrice regionale di Ncd Federica Chiavaroli. «Noi non abbiamo paura delle primarie, ora sappiamo chi le teme e perché».