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Pescara, 15/05/2025
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Data: 13/02/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Da Roma il via libera a Mascia. Annullato il vertice pescarese. Toto-sindaco, il Pd prova col sondaggio

PESCARA E per la ricandidatura di Luigi Albore Mascia alla carica di sindaco ieri è arrivato anche l’imprimatur da parte dei vertici nazionali di Forza Italia. Il coordinatore regionale del partito, Nazario Pagano, a Roma ha ricevuto l’indicazione da Denis Verdini e Altero Matteoli che in tutte le amministrazioni comunali nelle quali il sindaco uscente è un esponente di Fi, questi sarà anche il candidato naturale alle prossime elezioni amministrative. Dunque continua il muro contro muro tra Fi e Nuovo centro destra, che chiede invece di proporre come candidato di tutto il centrodestra il presidente dimissionario della Provincia Guerino Testa il quale ha già annunciato che ritirerà le dimissioni, precludendosi la via alle elezioni regionali, ma mantenendo inalterate le sue possibilità di proporsi come sindaco. Una notizia romana probabilmente non inaspettata dal primo cittadino, visti gli endorsement che gli erano arrivati già da giorni, quali quelli, tra gli altri, di Maurizio Gasparri, Marcello Fiori e Raffaele Fitto. «Dell’incontro tra Pagano e i due esponenti di Forza Italia non so niente», ha glissato, raggiunto al telefono, Albore Mascia. «Ma è una bella notizia». A questo punto, se non dovessero esserci novità dell’ultima ora (Testa, lui pure raggiunto telefonicamente, ieri ha ribadito che da parte sua non ve ne sono), appare sempre più confermata la decisione già presa il 29 gennaio scorso tra i leader regionali di Ncd e Fi, Federica Chiavaroli e Pagano, alla fine di un incontro tra i due a Roma. Ovvero, come anticipato dal Centro, quella di ricorrere alle primarie per la coalizione. Di questa ipotesi, o di altre, se ne sarebbe dovuto discutere questo pomeriggio, alle 18, nelle stanze della sede pescarese della Regione, in piazza Unione, tra i delegati del centrodestra. Ma l’incontro, almeno ufficiosamente, sembra essere stato rinviato.

Toto-sindaco, il Pd prova col sondaggio
Il centrosinistra chiede aiuto alla società Ipsos per trovare un candidato unitario. I primi risultati premierebbero D’Incecco

PESCARA Un sondaggio, una sorta di primarie delle primarie. È quello che ha commissionato il Partito Democratico alla ricerca di un candidato unitario da presentare alle primarie di coalizione. Un caucus, una pre-elezione che precede le primarie vere e proprie, direbbero negli Stati Uniti, se non fosse che la consultazione è stata demandata a una società demoscopica, la Ipsos di Nando Pagnoncelli di Milano. Insomma, il Pd non riesce a trovare un candidato unitario e ha chiesto all’istituto meneghino di dargli un’imbeccata. Tra chi? I nomi da testare sarebbero almeno cinque. Oltre al capogruppo in consiglio comunale Moreno Di Pietrantonio, l'unico finora candidato, ci sarebbe la deputata Vittoria D’Incecco, l’ex vicepresidente della giunta regionale Enrico Paolini e i consiglieri comunali Gianluca Fusilli e Antonio Blasioli. Anche se qualcuno, ieri mattina, bofonchiava per essere stato inserito nella cinquina senza essere stato avvisato. Un sondaggio di cui nessuno si è voluto assumere la paternità, ma di cui non solo si attende il risultato prima di prendere una decisione finale sul candidato, ma del quale ieri un esponente Pd ha fatto trapelare anche i primi risultati che starebbe producendo. In attesa dei dati finali, che saranno disponibili fra qualche giorno, sarebbe D’Incecco il candidato preferito tra gli interpellati. Con qualche mugugno di alcuni consiglieri comunali, che circoscriverebbero i candidati nell’inner circle, anche ex, delle istituzioni locali, ovvero si limiterebbero a una scelta tra Di Pietrantonio, Paolini e Blasioli. Una frattura tra i democrat che arriva sin dentro al gruppo consigliare, dove due consiglieri, Florio Corneli e Giuliano Diodati, appoggerebbero la candidatura di Blasioli, mentre non si sarebbe trovata la quadra sul capogruppo. «C’è legittimamente qualche opinione diversa, ma qualcuno che all’interno del gruppo mi appoggia, c’è», ha voluto però controbattere Di Pietrantonio. Dunque la linea, dopo i rifiuti di alcuni esponenti della cosiddetta società civile, come Antonello Ricci, manager del Gruppo Blu Serena, ex dirigente del Pci che nei giorni scorsi s'è defilato dopo aver partecipato al primo appuntamento delle «Primarie delle idee» (oggi, nella sala dell’ex mercato coperto di via Rio Sparto, alle 17.30, ci sarà il secondo appuntamento), Graziano Di Costanzo della Cna Pescara, la Confederazione nazionale dell’artigianato e l’ex primario ospedaliero Gianfranco Visci, ritorna sulla scelta di un candidato interno. Aspettando il sondaggio, infatti, se ne ricomincerà a parlare stasera, in un incontro fissato alle 21, nella sede del partito, in via Lungaterno. Un appuntamento al quale parteciperanno esponenti di partito, consiglieri comunali, consiglieri regionali e deputati di Pescara. «Cercheremo la migliore strategia da adottare», ha detto ieri il segretario provinciale Francesca Ciafardini.

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