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Data: 14/02/2014
Testata giornalistica: La Repubblica
Alfano a Renzi: ''Disponibili ma non sia governo di sinistra''

ROMA - Angelino Alfano ci sta a fare un nuovo governo con Matteo Renzi. Ma a certe condizioni. E di ritorno da Palazzo Chigi, dove Enrico Letta ha seguito la direzione Pd e ha annunciato le sue dimissioni, ha posto al segretario Pd precisi paletti: "Dovremo confrontarci con la proposta di Renzi, che ha un perimetro politico chiaro, chiarezza che apprezziamo. E cioè, si rivolge alla maggioranza che ha sostenuto Letta. Lo chiamino come vogliono, governo di emergenza o altro. Non siamo disponibili ad aderire a un governo politico di centrosinistra, perché ci chiamiamo Nuovo Centrodestra. Se non potremo essere avvocati del ceto medio italiano nel governo, diremo no".

Alfano poi rende onore a Letta. "Ncd vuole innovare e far sentire la sua voce nel centrodestra. Il governo Letta viene fatto cadere per questioni interne al Pd. Per coscienza, nei confronti del nostro movimento politico e degli italiani, mi sento di spendere parole più generose di quelle sentite alla direzione Pd. Letta avrebbe meritato più generosità". E sottolinea che queste dimissioni annunciate "sono arrivate in maniera quasi kafkiana" mentre l’economia dà segnali di crescita. "Questo governo è durato dieci mesi - spiega Alfano in conferenza stampa - è stato una nave tra i marosi della tempesta, arriva in porto domani con dimissioni quasi kafkiane, che giungono quando l’Istat dirà che i dati passano dal segno meno al segno più".

Berlusconi guiderà la delegazione azzurra al Colle. Intanto fonti azzurre riferiscono che sarà Silvio Berlusconi a guidare la delegazione di Forza Italia, quando sarà chiamata al Quirinale per le consultazioni. Assieme al Cavaliere saliranno al Colle i due capigruppo di Camera e Senato.

Pareri ondivaghi tra gli azzurri. Ma è sull'appoggio - da fornire o meno - a un nuovo governo Renzi Forza Italia non è compatto. Accanto a chi, come Gianfranco Rotondi e Daniela Santanchè, continua a ripetere che nel caso di una staffetta Forza Italia sarà all'opposizione, fanno da contraltare le parole del senatore azzurro Sandro Bondi, che 'apre' a una collaborazione intelligente se "l'esecutivo proporrà cose buone per gli italiani". Mentre Renato Brunetta avverte su La7: "Renzi e Berlusconi avevano fatto un accordo sulla riforma della legge elettorale e sulle riforme istituzionali, noi siamo per mantenere i patti sottoscritti".

In serata Berlusconi ha fatto il punto con gli uomini del suo partito in una riunione nella sede di piazza San Lorenzo in Lucina. E come è puntualmente accaduto in questi giorni è spettato a Giovanni Toti, consigliere politico del Cavaliere, tracciare la linea ufficiale del partito in una dichiarazione ai tg: "Ascolteremo quello che Renzi ha da dire come incaricato premier, se lo sarà e faremo opposizione responsabile: voteremo i provvedimenti che riterremo utili al Paese e non voteremo quelli che non riterremo utili. Soprattutto continueremo ad appoggiare la via delle riforme che avevamo gi intrapreso prima che nascesse questo governo, a partire dalla riforma della legge elettorale". Ma certo, andando a Palazzo Chigi senza legittimazione popolare, Renzi "non ha mantenuto la sua prima promessa".

M5s: Parlamento sovrano. La crisi di governo "va votata in Parlamento". Con tanto di fiducia o sfiducia istituzionale. A dirlo, mentre al Nazareno si stava decretando la fine del governo Letta, sono stati tanto il Movimento 5 Stelle che Forza Italia. Entrambi, infatti, hanno chiesto che il turnover ai vertici di Palazzo Chigi non venga ratificato, di fatto, nelle stanze di un partito. A insistere sulla questione è stato il capogruppo di Fi al Senato, Paolo Romani: "Non può essere sufficiente la riunione della direzione di un partito per interrompere la vita di un governo della Repubblica e decretarne la fine".

A rincarare la dose ci pensa Gianroberto Casaleggio, guru del M5S: "Io penso che i governi si sfiduciano e si fanno in Parlamento. Quindi deve essere liberamente il Parlamento a decidere". Subito dopo, tuttavia, chiarisce: "No fiducia a Renzi, valuteremo proposte. Il M5S ha una sua legge elettorale in discussione online e quando sarà terminata valuteremo se le altre proposte sul tappeto si avvicinano alla nostra. Se la riteniamo giusta, vicina al nostro programma, buona per i cittadini, noi la voteremo ma senza deleghe in bianco".

In una nota anche i Popolari per l'Italia e l'Udc precisano: "Il Pd può cambiare il presidente del Consiglio, ma non la natura del Governo. Non si può passare da un Governo di intese con la sinistra ad un governo di sinistra".

Le forze favorevoli a Renzi. Pochi minuti dopo l'intervento del leader Pd in direzione, il via libera a un governo 'Renzi' senza passare dal voto arriva da Scelta civica, che fa già parte della compagine di governo attuale e che rientrerebbe nel toto-ministri di queste ore: "La relazione di Renzi - dice il segretario Stefania Giannini - ci ha dato una risposta molto importante. Chiedevamo chiarezza al Pd e chiarezza abbiamo avuto, soprattutto sulla linea di radicale cambiamento di cui c'è bisogno. Renzi ha indicato un obiettivo che per noi era e resta molto importante che è quello della legislatura costituente".

Anche per il segretario del Psi, Riccardo Nencini e il presidente dei deputati socialisti, Marco Di Lello "la relazione di Renzi ha il pregio della chiarezza: la strada proposta è quella di un nuovo esecutivo, con l'ambizione di dare una scossa alla stagnazione degli ultimi mesi. E' un'ambizione che i socialisti condividono".

Uno sguardo disincantato. Interpellato nel pomeriggio sulla crisi che investe in pieno l'attuale vertice di Palazzo Chigi, Romano Prodi ha detto: "Osservo, penso ma non dò giudizi. Guardo dalla finestra già da un pezzo. Faccio gli auguri al Paese che ne ha tanto bisogno ma ricordiamoci che ci vuole un accordo con l'Ue perché da soli non ce la facciamo". Lo scorso anno il Professore, già premier e presidente della Commissione europea, fu 'impallinato' dai 101 franchi tiratori che in parlamento votarono contro la sua candidatura al Quirinale.

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