PESCARA Non che si possa già decidere qualcosa. Difficile. Ma quando mancheranno novantotto giorni al voto Altero Matteoli incontrerà tutti i coordinatori regionali di Forza Italia. L’appuntamento con il capo della commissione elettorale è fissato per la prossima settimana. Martedì 18 tutti a Roma a rapporto dal senatore. Nazario Pagano sarà chiamato a fare il punto sul caso Abruzzo, unica regione in Italia dove oltre all’Europa ci sarà in palio anche la sedia più importante dell’Emiciclo. Senza contare comuni pesanti come Pescara e Teramo. Grane mica da poco per il presidente del Consiglio regionale. Da parte Teramo, dove il nome di Brucchi ha unito il centrodestra spaccando di fatto il cartello opposto, Nazario Pagano dovrà innanzitutto convincere il tavolo romano a riconfermare Gianni Chiodi. È infatti da lì che sono nate le prime riserve sulla candidatura del governatore uscente, offuscato non tanto dalle contestazioni contabili dell’inchiesta «Rimborsopoli» ma per la gestione poco lucida, sotto l’aspetto mediatico, su quella notte trascorsa in albergo, per sua stessa ammissione, con la signora che due mesi dopo sarebbe diventata consigliera di parità della Regione Abruzzo. Ma se il caso-Marinelli ha di fatto congelato la posizione di Chiodi, con il passare dei giorni perdono quota anche altri candidati ritenuti «troppo leggeri» elettoralmente dopo la tara eseguita con sondaggi tra gli abruzzesi dall’entourage di Silvio Berlusconi. Insomma Gianni Chiodi attende fiducioso, così come sembrano risalire le quotazioni del sindaco uscente Luigi Albore Mascia dopo il no secco di Forza Italia alle prinarie tra lui e il president edella Provincia di Pescara Guerino Testa, che, come previsto, ieri ha ritirato le dimissioni presentate il 24 gennaio scorso e questa mattina farà sapere ai pescaresi cosa vuol fare. Lo sa bene invece Luciano D’Alfonso che, in attesa di trovare avversari credibili per le primarie di coalizione del centrosinistra, presenterà oggi nella sala Tosti dell’Aurum di Pescara il suo camion a tre assi. Un tir chiamato «Regione» con il quale in 23 giorni, fino al giorno delle primarie farsa, l’ex sindaco di Pescara vuole raggiungere duecento comuni, le città distretto e, udite udite, «i sistemi urbani di confine e le aree di maggior pregio e bisogno». Eppoi sei distretti industriali, tre università, cioè tutte, ospedali, strutture del terzo settore e, questa è davvero bella, «oratori e centri giovanili». Insomma, per dirla alla Luciano D’Alfonso maniera, «il viaggio permetterà di rivelare l’Abruzzo che sa distinguersi» (per cosa non si sa) «indicando le strategie da mettere in campo per promuovere il valore». Traducendo il tutto alla pagina 228, sarà facile immaginare che da oggi fino al prossimo 9 marzo, data fissata dal centrosinistra per le primarie di coalizione, Luciano D’Alfonso, dopo anni di stop forzato e campagna elettorale mascherata, sarà praticamente ovunque. Un surplus di propaganda per l’ex sindaco di Pescara che, a meno di guasti improvvisi del suo tir a tre assi, dovrebbe arrivare al traguardo come candidato unico del centrosinistra alle regionali del 25 e 26 maggio. Contro Chiodi per ora più sì che no. In ogni caso, questa volta, contro qualcuno.
SULMONA Un destino cinico e baro sembra pendere sugli assessori Raffaele Giannantonio e Paolo Santarelli, vicini ad essere licenziati. Il direttivo e il gruppo consiliare del Pd avrebbero deciso di dare via libera alla nomina di due nuovi assessori, Ezio Dante, nome novello della scena politica locale e Luigi Calabria, già venti anni fa assessore al Bilancio, nelle giunte guidate dal sindaco Bruno Di Masci. Due tecnici, anche loro di area Pd. Il primo pronto a rilevare la delega all'Urbanistica, da poco più di una settimana affidata a Giannantonio e il secondo scontato assessore al Bilancio, al posto di Santarelli. Il sindaco Giuseppe Ranalli presenterà il risultato del secondo rimpasto, compiuto in poco più di due settimane, nella seduta consiliare fissata lunedi prossimo a palazzo San Francesco. Il destino di Giannantonio è segnato da due presenze alle primarie per la candidatura a sindaco. La prima nel 2008 quando ebbe la meglio Michele Lombardo, la seconda nella primavera scorsa, quando invece venne designato candidato l'attuale sindaco. Invece il destino di Santarelli, dopo la sconfitta nelle elezioni del 1993, quando Di Masci venne eletto sindaco la prima volta, è stato segnato da un anno da sindaco, succedendo nel 2000 a Di Masci.