PESCARA Mentre il centrodestra è alle prese con la riconferma della candidatura del governatore uscente Gianni Chiodi (riconferma che sembrerebbe meno incerta vista anche la mancanza di alternative solide), il centrosinistra anticipa le mosse degli avversari con Luciano D’Alfonso, il primo dei candidati in corsa per le primarie. Un camion che si chiama «Regione» è il mezzo scelto da D'Alfonso per incontrare i cittadini abruzzesi da oggi al 9 marzo prossimo, data di svolgimento delle consultazioni del centrosinistra per la selezione del candidato alla presidenza della Regione Abruzzo. L'ex sindaco ed ex presidente della Provincia di Pescara visiterà, annuncia, duecento Comuni, «le città distretto, i sistemi urbani di confine e le aree di maggiore pregio e bisogno, sei distretti industriali, tre università, ospedali e strutture del terzo settore, oratori e centri giovanili». Altri dettagli della sua campagna li illustrerà oggi in conferenza stampa a Pescara. «Regione» affronterà un «viaggio in Abruzzo per ascoltare, condividere, proporre, assumere impegni. Migliaia di chilometri da percorrere, miriadi di idee e iniziative da condividere e di mani da stringere». Sul suo profilo Facebook D'Alfonso riporta il documento con cui presenta la propria candidatura e ne spiega le ragioni. Scrive tra l'altro: «In questi anni ho fatto anche l'esperienza del dolore. I tribunali hanno dimostrato la correttezza del mio operato, proclamando la mia innocenza e restituendomi la possibilità di mostrare a tutti quelli che mi avevano sostenuto che non avevano sbagliato a puntare su di me. Fin dall'inizio ho scelto di vivere in positivo e attivamente, come un'occasione da cogliere in pienezza, anche questa fase amara. Ho studiato, ho fatto esperienze, mi sono confrontato, ho deciso, ho conosciuto il dolore, ho girato più volte l'Abruzzo dello spazio e del tempo, ritrovando le grandezze del passato e del presente che viene meno. Non ho coltivato il risentimento, l'avversione l'ho destinata solo all'impegno per risolvere come meglio potevo i problemi dei singoli e delle collettività. Così anche questo tempo, pur così travagliato, è stato un'occasione di approfondimento e ripensamento, e dunque di crescita umana». Annuncia l’alleanza con D’Alfonso il consigliere comunale di Chieti Bruno Di Paolo. La sua formazione Giustizia Sociale correrà nella coalizione di centrosinistra. Non ci sarà una lista autonoma, ma alcuni rappresentanti, e in particolare il principale esponente, saranno nella lista civica “del presidente”, che dovrebbe chiamarsi «Per D'Alfonso». Di Paolo sarà capolista nel collegio chietino e, al tempo stesso, anche coordinatore della lista. Intanto alla mezzanotte è scaduto il termine ultimo per sindaci e presidenti di Provincia per ritirare le dimissioni in vista del voto regionale del 25 maggio. E si sfoltisce la compagine dei potenziali candidati. Dopo la rinuncia del sindaco di Giulianova Mastromauro anche il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa ha deciso di mantenere la carica. «Stiamo facendo incontri» ha detto Testa, «è tutto in itinere, domani (oggi per chi legge, ndr.) spiegherò tutto». Testa punta tutte le carte sul Comune di Pescara dove da tempo contrasta la candidatura dell’uscente Luigi Albore Mascia.