Guerino Testa ha ritirato ieri le dimissioni da presidente della Provincia e le conseguenze di questa scelta sono due: in primo luogo certifica il suo passo indietro nella corsa alle elezioni regionali e, secondo, si mette in condizione di puntare solo ed esclusivamente alla carica di sindaco. Se e in che modo porterà avanti la sua azione politica lo spiegherà questa mattina in una conferenza stampa convocata per le 10,30 al Caffè Letterario di via delle Caserme.
La situazione al momento è per lui estremamente fluida. Forza Italia continua a fare muro di fronte all’ipotesi di primarie, volendo riaffermare il principio secondo il quale il sindaco uscente va ricandidato, quale che sia il suo partito di appartenenza. Un modo per cercare di blindare il nome di Luigi Albore Mascia, tanto più che Pescara è una delle città più importanti guidate da un sindaco di Forza Italia e questo spiega il fatto che la trattativa per il candidato sindaco pescarese sia approdata al tavolo nazionale coordinato dall’ex ministro Matteoli.
Testa, uomo forte dell’Ncd di Alfano, ha atteso fino all’ultimo giorno per prendere una decisione scomoda e difficile: confermando di voler correre a sindaco diventa un incomodo per Albore Mascia e non un alleato, da qui la difficoltà di un braccio di ferro il cui esito non è scontato. Se pure solo due mesi fa erano in pochi nel centrodestra a credere in una candidatura bis di Mascia, il fatto di non aver lavorato per tempo a uno scenario alternativo lo ha aiutato a rimettersi in corsa e oggi anche i suoi sostenitori meno convinti sono disposti ad accettare la linea dettata da Forza Italia. L’unica variabile in tale contesto può essere quella delle primarie per restituire unità alla coalizione ed è lì che Testa dovrà giocarsi le sue carte.
La decisione di ritirare le dimissioni è maturata dopo una giornata che Testa ha trascorso con il suo gruppo di fedelissimi. Chiuso nella sede della Mirus, in via delle Caserme, Guerino si è confrontato con Michele Russo, la senatrice Federica Chiavaroli e Alfredo Cremonese, suo capo di gabinetto in Provincia. «Ho fatto una serie di considerazioni insieme ad esponenti del partito e ad alcuni amici - ha raccontato Testa - e ho altre riunioni in agenda. Punto a fare il sindaco e l’ipotesi delle primarie per me resta in piedi. Contatti con il centrosinistra? Nessuno, ci mancherebbe, a parte qualche amichevole riflessione con l’avvocato Sergio Della Rocca che è di Scelta Civica. Questi venti giorni mi sono serviti - ha aggiunto il ritrovato presidente della Provincia - e con il mio rientro credo d’aver fatto contento anche chi non gradiva fare anzitempo le valige. Mi faranno cadere? Mi interessa poco, ho altri obiettivi. E male che vada sarei comunque io il commissario in Provincia».
Il Pd aspetta il sondaggio per definire le primarie
Oggi o al massimo domani il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci avrà sul tavolo il risultato del sondaggio commissionato per individuare una figura in grado di unire le anime del Pd e del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco. Ovvero si avrà un quadro chiaro sulle reali potenzialità di quanti sono pronti a misurarsi, da Moreno Di Pietrantonio ad Antonio Blasioli a Enrico Paolini e Vittoria D’Incecco. In lizza anche Vincenzo Serraiocco di Centro democratico, inserito anche lui nel sondaggio così come Licio Di Biase. Tutti sono messi a confronto con Luigi Mascia con Guerino Testa, così ha voluto il partito in modo da ricavare una valutazione completa dei nomi in campo.
Della rosa dei papabili fanno parte inoltre l’avvocato Carmine Ciofani e Daniele Toto, leader del partito alleato con il Pd per le regionali e in procinto di presentare la propria lista al Comune con il nome di Abruzzo Liberale. Al lavoro anche Sel, che sta confrontandosi con esponenti della società civile alla ricerca di un possibile candidato sindaco: un nome che circola è quello di Gianni Cordova, ma non è il solo, e presto sarà anche elaborata la carta d’intenti per offrire un solido contributo al programma elettorale.
Il vertice di ieri sera in casa Pd non sembra aver portato sostanziali novità. «Solo un punto della situazione» è stato detto, in attesa dei dati del sondaggio. E’ convinto che si faranno le primarie Moreno Di Pietrantonio, il primo a mettersi in gioco nella corsa a sindaco: «Non può che essere così - dice Moreno, facendo appello al rispetto delle regole democratiche -. Anche se dovesse uscire una figura in grado di mettere in sintonia tutte le anime della coalizione si dovrà comunque passare per le primarie perché sono i cittadini a dover scegliere, a doversi pronunciare. E’ stato fatto così per scegliere il segretario del partito, a maggior ragione dev’essere questo il percorso per il candidato sindaco». Di Pietrantonio dice di non avere dubbi sulla decisione del centrodestra: «Sceglieranno Luigi Mascia».