Altro che esami. Saranno elezioni, vere e cruente. Cento giorni al voto, esattamente da oggi. Il 25 e 26 maggio l’Italia sarà chiamata alle urne per il Parlamento Europeo. L’Abruzzo dovrà scegliere anche il nuovo governatore e 98 sindaci. Compresi quelli di Pescara e Teramo. Anche il vicino Molise non scherza: con il capoluogo Campobasso altri 57 comuni rinnoveranno i rispettivi consigli. Il Tempo, con un vero e proprio conto alla rovescia, racconterà da oggi fino a maggio ai suoi lettori soprattutto i retroscena di una battaglia politica che, c’è da giurarci, riserverà tante sorprese. Ma soprattutto colpi bassi. I presupposti ci sono tutti. I nostri politici e le Procure ci hanno infatti fornito materiale esplosivo, tanto da poter scrivere un grande «Romanzo regionale», ricco di colpi di scena. Tragico e avvincente nello stesso tempo, dove anche i cittadini avranno un ruolo da protagonista. Quello di elettori. Ma i personaggi principali saranno soprattutto i candidati, governatori e aspiranti sindaci. Ecco, il nostro compito sarà quello di raccontare quel che fanno ma, cosa più importante, quel che hanno intenzione di fare per noi, per i nostri figli e il nostro futuro. Più che alle parole dei candidati sarà giusto fare attenzione alle loro azioni e, magari, controllare la loro campagna elettorale e alla fine sapere anche quanto hanno speso. Se i conti torneranno sarà già un buon punto di partenza. Un conto alla rovescia per informare, scandagliare e sollecitare anche discussioni su programmi e promesse. Magari bocciare chi vorrà farci credere che sarà possibile regalare la luna agli abruzzesi e promuovere invece chi, con le risorse davvero disponibili, saprà cogliere le aspettative e le reali esigenze di una regione che da troppo tempo attende un futuro migliore. Ma la parola fine, a questo avvincente «Romanzo regionale», potranno scriverla soltanto gli abruzzesi con il loro voto. Giusto e mirato. Esattamente tra cento giorni.