PESCARA Forza Italia cerca di stringere i tempi per la decisione sulla ricandidatura di Gianni Chiodi alla testa della coalizione di centrodestra. Martedì il coordinatore regionale è stato convocato a Roma alle 16,30 dal responsabile elettorale del partito Altero Matteoli perché riferisca sulla situazione abruzzese. Ier l’assessore regionale Gianfranco Giuliante ha denuncianto in un comuicato «la situazione di stallo che il centrodestra abruzzese sta vivendo» e che la crisi del governo Letta ha acuito. «Non va sottovalutato», dice Giuliante, «che al momento della scissione, un’attenta regia di Chiodi “ha contaminato” le adesioni ai diversi partiti di maggioranza dei singoli consiglieri e amministratori locali. C’è stata di fatto concordanza indifferente sulle diverse opzioni in campo purché funzionali al disegno di un secondo mandato regionale. Oggi, in rapporto alla situazione completamente diversa che si è determinata, la “squadra” oltre che inebetita sembra paralizzata». Insomma, dice Giuliante, «l’aver ridotto a Chiodi l’unico riferimento» rischia di «far saltare il banco. Inoltre Chiodi che pure ha assorbito il ruolo di gerente in Forza Italia, ha sostanzialmente inibito l’utilizzo del Partito come contraltare decisorio». In questo contesto, dice Giuliante «il Nuovo centrodestra gioca le sue partite con freddezza chirurgica». E ora l’assessore teme che Quagliariello, libero da governo, «sarà, molto probabilmente, il nuovo capo del Partito con la conseguente intuibile necessità di incidenza nelle decisioni che verranno prese in Abruzzo “suo” luogo di elezione».