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Pescara, 15/05/2025
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Data: 15/02/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Verso il voto a Pescara - Pagano apre alla candidatura di Testa. Il coordinatore abruzzese di Forza Italia: «Mascia va bene, ma vanno fatte anche valutazioni su scala regionale». E anche nel Pd c’è chi pensa al presidente

PESCARA «No ai “tavoli” romani. Il candidato sindaco di Pescara lo scelgano i pescaresi, con un sondaggio o con le primarie», ha detto ieri Guerino Testa, di nuovo in sella al vertice della Provincia, dopo il ritiro delle dimissioni, e aspirante primo cittadino alle prossime amministrative, sotto gli scudi della costola dell’ex Pdl, il Nuovo centrodestra. Ma chissà che non sarà proprio un «tavolo romano», finora a lui ostile, alchimie della politica, a decidere che dovrà essere proprio Testa il leader del centrodestra. A scapito di Luigi Albore Mascia, che, solo fino a pochi giorni fa, aveva ricevuto l’endorsement dei big di Forza Italia. Lo scenario muta di ora in ora e ieri il messaggio in bottiglia di Testa, neanche tanto criptico, «il centrodestra deve rimanere unito», è arrivato al coordinatore regionale di Fi Nazario Pagano, non presente alla conferenza convocata da Testa per spiegare i motivi della retromarcia in Provincia. Parole, quelle di Pagano, che sanno di un’apertura al leader alfaniano. «Ho apprezzato molto che Testa abbia detto che la coesione della coalizione è un valore». Dunque, un lasciapassare per quel crocevia forse decisivo per tutto il centrodestra, quando martedì pomeriggio, a Roma, s'incontrerà la commissione degli alleati, a San Lorenzo in Lucina, nella sede di Forza Italia, dove saranno presenti, tra gli altri, Raffaele Fitto, Osvaldo Napoli e Alessandro Cattaneo (sindaco di Pavia), insieme coi coordinatori nazionali di Forza Italia; tra i quali, appunto, Pagano? Non è escluso. Tutt’altro. «Noi siamo con Mascia», ha puntualizzato Pagano, «il quale ha governato bene». Ma è alla scacchiera nazionale che bisogna volgere lo sguardo. «Tuttavia Pescara è una città che dal partito è considerata di prima fascia. Perciò non solo le primarie costituirebbero un precedente per tutto il Paese, anche se a Lecce si sono svolte», ha riflettuto il leader abruzzese di Fi, «ma c'è anche che all’interno della nostra Regione ci stiamo muovendo con una certa logica. Pertanto ci vorranno sì delle motivazioni forti per far convergere Forza Italia sul nome di Testa, ma è pur vero che il partito di Alfano sta appoggiando Chiodi nella corsa alle regionali e lo stesso sta facendo a Teramo con il sindaco Brucchi. E così noi faremo l’anno prossimo a Chieti, se il sindaco Di Primio vorrà ricandidarsi». «La mia preoccupazione era che oggi Testa», ha concluso Pagano riferendosi alla conferenza stampa di ieri, alla quale hanno preso parte anche Michele Russo, titolare della società di comunicazione Mirus e la coordinatrice regionale di Ncd, nonché senatrice, Federica Chiavaroli, «avrebbe annunciato la sua candidatura». E ieri il presidente della Provincia ha sì negato, «non sono qui per comunicare la mia candidatura», ma è pur vero - obtorto collo, se il diktat romano dei giorni scorsi sulla ricandidatura di Mascia non dovesse capovolgersi martedì -, che Testa scenderà in campo lo stesso. Anzi, la strategia di Ncd e Fi, potrebbe essere di andare separatamente al primo turno, per poi apparentarsi all’eventuale ballottaggio. E se il sindaco ieri non ha voluto commentare le parole di Testa («Mi limito a dire che le primarie potevano essere oggetto di discussione giorni fa, non ora»), è Chiavaroli che si aspetta una chiamata per martedì a Roma. «Io quel giorno sarò nella capitale e se ci chiameranno, andremo», ha lanciato. «Ma al momento mi pare che il tempo delle trattative sia finito». Chi è già pronto alle eventuali primarie del centrodestra è Fratelli d’Italia. «Noi aspettiamo l’esito della riunione di martedì», ha fatto ieri sapere il capogruppo in consiglio comunale Armando Foschi. «E nel caso ci fossero, presenteremo un nostro candidato». Idem anche da Pescara Futura, come annunciato nei giorni scorsi da Carlo Masci e Berardino Fiorilli.

E anche nel Pd c’è chi pensa al presidente

Nel centrosinistra spunta l’ipotesi di coalizione allargata. Nel toto nomi entra Becci, ma lui smentisce

PESCARA Nel Pd continua la ricerca di un candidato che possa ricompattare il centrosinistra. Nella ridda di voci e indiscrezioni, ieri è spuntato anche il nome del presidente della Camera di commercio di Pescara Daniele Becci per la corsa a sindaco. Ma l’interessato ha smentito di essere stato contattato. «Non ci sto ad entrare in questa lotteria», ha detto, «nessuno mi ha telefonato». Il suo nome, però, è circolato per l’intera giornata. E nell’attesa dei risultati del sondaggio che il Pd ha commissionato per verificare qual è il nome in grado di raccogliere maggiori consensi, c’è chi è arrivato addirittura ad ipotizzare una candidatura a sindaco in prestito dal centrodestra, quella di Guerino Testa. Secondo queste voci, il presidente della Provincia potrebbe correre a sindaco con una coalizione di larghe intese aperta anche al Nuovo centrodestra. Si ripeterebbe così, a livello locale, l’esperienza maturata con il governo Letta e ora, forse, con quello di Renzi. Solo fanta politica, o c’è qualcosa di concreto? Difficile dirlo, al momento. Quello che è certo è che il Pd appare in difficoltà nel trovare un candidato credibile in grado di raccogliere ampi consensi all’interno della coalizione. Al punto tale che si è deciso di far slittare di 24 ore, da lunedì a martedì prossimi, il termine per presentare le candidature alle primarie. I nomi di possibili candidati per il centrosinistra aumentano di giorno in giorno. Nella lista figurano il capogruppo in Comune Moreno Di Pietrantonio, che ha cominciato per primo la campagna elettorale da due mesi, il consigliere comunale Antonio Blasioli, l’ex vice presidente della Regione Enrico Paolini, l’ex assessore Carmine Ciofani, la deputata Vittoria D’Incecco, il presidente della Laad (Lega anti droga) Gianni Cordova. Una proposta è arrivata anche al consigliere comunale Marco Alessandrini, condidato sconfitto da Luigi Albore Mascia nella corsa a sindaco alle precedenti elezioni comunali di cinque anni fa. «Sono molto scettico riguardo ad una mia ricandidatura», ha rivelato, «repetita non iuvant». Il gruppo di lavoro costituito proprio per la ricerca di una candidatura unica, comunque, sta andando avanti. Ma è probabile che a fare un po’ di chiarezza sia il sondaggio, il cui risultato dovrebbe essere reso noto entro i primi giorni della prossima settimana.

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