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Pescara, 15/05/2025
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15/02/2014
Il Centro
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Alitalia, accordo sugli esuberi. Sindacati soddisfatti, garanzie su Malpensa. Più vicino il “piano quinquennale” con Etihad |
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ROMA Raggiunto l'accordo sugli esuberi, Alitalia vede sempre più vicina l'alleanza con Etihad. L'intesa con i sindacati è stata siglata nella notte e dalla prossima settimana il confronto riparte sulla riduzione costo del lavoro, che insieme alla ristrutturazione del debito è una delle condizioni poste dalla compagnia degli Emirati. Nel frattempo a Fiumicino i gruppi di lavoro dei due vettori lavorano gomito a gomito per completare la due diligence e a breve si passerà al Piano congiunto. Del Torchio proprio ieri ha fatto «un pò il punto sulla situazione» con il ceo di Etihad James Hogan. «Ieri c'è stato un incontro perchè c'era la conferenza annuale di Etihad e dei suoi partner», ha spiegato oggi Del Torchio a Milano di ritorno da Abu Dhabi: «Penso che nel giro di qualche settimana dovremmo passare alla stesura del piano congiunto per i prossimi cinque anni». Intanto, dopo l'aumento di capitale, i clienti sono tornati e l'azienda ora è «più solida che in passato», ha evidenziato Del Torchio, osservando che grazie ai dati «confortanti» dei clienti, «il tema del debito è un tema di gestione e continuiamo a lavorare per proseguire un circolo virtuoso». Il numero uno di Alitalia ha anche voluto rassicurare le autorità lombarde sul rischio che Malpensa venga penalizzata dall'arrivo di Etihad: «Malpensa non l'abbandoneremo, anzi la nostra intenzione è di potenziarla», ha detto Del Torchio che vede in Expo 2015 una grande opportunità sia per Malpensa che per Alitalia: «gli scali milanesi sono entrambi tra le nostre priorità e credo che questa polemica sia del tutto infondata: noi pensiamo addirittura di crescere a Malpensa». Del Torchio ribadisce inoltre i legami con Air France che - sostiene - che non uscirà dall'azionariato: «Ci sono accordi di lunga durata, quello di partnership commerciale dura fino al 2017. Abbiamo parlato con loro, non avremo problemi». Nella notte intanto azienda e sindacati hanno raggiunto l'accordo per la gestione del 1.900 esuberi (full time equivalent) attraverso il ricorso alla cigs a rotazione per il personale di terra (la platea interessata è di 4.524 addetti, di cui 956 operai, 3.065 impiegati e 503 quadri; e la cigs va da un minimo di 2 giorni al mese per la manutenzione ad un massimo di 13 giorni al mese per alcuni impiegati) e con i contratti di solidarietà per il personale di volo (spalmati su tutta la platea degli addetti, 4.946, con 5 giornate medie al mese di solidarietà): l'accordo dovrebbe entrare in vigore dal primo marzo 2014, fino al 29 febbraio 2016. Soddisfatti i sindacati, che sottolineano come sia stata scongiurata la cig a zero ore e tutti i lavoratori siano rimasti all'interno del ciclo produttivo. Per la Fit Cisl «è prevalso lo spirito di responsabilità». La Filt Cgil osserva che i lavoratori hanno dato «l'ennesimo contributo per salvare» la compagnia, ma ora serve il rilancio industriale. Così come lo chiede la Uiltrasporti, mentre l'Ugl definisce essenziali ora anche l'alleanza internazionale e la riforma del settore. Soddisfatto anche Del Torchio,
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