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Pescara, 15/05/2025
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Data: 24/02/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Biglietto più caro, l’Ama prende tempo. Male l’esperimento del bus navetta per piazza d’Armi

L’aumento del biglietto urbano dei bus da un euro a un euro e 20 cent è l’ultima ratio per il presidente dell’Ama Agostino Del Re che intende scongiurare in tutti i modi questa eventualità. Una ipotesi emersa durante la seduta della commissione garanzia guidata dal presidente Raffaele Daniele, dettata dalla previsione di un milione di euro di perdite nel bilancio del 2013. «Entro un mese - ha spiegato il presidente Ama, Del Re - presenteremo un piano di ottimizzazione per ridurre le perdite, dovute a una serie di crediti verso le altre municipalizzate da liquidare nel 2014, ai costi maggiori inerenti l’incameramento dei dipendenti arrivati da altre aziende e a un parco macchine datato che implica costi alti nei consumi e nella manutenzione». La parola d’ordine è allora eliminare le corse a bassa affluenza. «Si pensi che molti bus girano per la città con un solo passeggero a bordo», svela Del Re. Dagli studi effettuati sarebbero da sopprimere 140 corse ritenute sotto utilizzate. In tutto i chilometri da tagliare sarebbero circa 360 mila l’anno. Attualmente, invece, il ricavo dai biglietti ammonta a circa 1,8 milioni l’anno. Il piano per il recupero del disavanzo nel 2014 prevede anche incentivi all’esodo del personale verso il prepensionamento. Del Re ha sottolineato che la Regione continua a essere matrigna nei confronti dell’Ama riconoscendo all’Aquila solo 1 milione e 700 mila chilometri percorsi, tutto il resto rimane a carico dell’azienda. Un po’ di ossigeno potrebbe arrivare nella casse dell’Ama grazie al possibile utilizzo di 6 milioni e 600 mila euro derivanti dalla metropolitana di superficie incompiuta. Non si è capito se si tratta degli stessi fondi citati dal sindaco Massimo Cialente destinati a un grande piano del trasporto pubblico. Quelli cui si riferisce Del Re sono fondi depositati ancora al Ministero che devono essere investiti per il miglioramento della viabilità. «Depositeremo il progetto entro febbraio - ha affermato Del Re - con quei soldi l’azienda potrà dotarsi di 12 nuovi pullman dato che adesso ne abbiamo anche alcuni con un milione e mezzo di chilometri effettuati». La nuova politica di austerity impone all’azienda di rinunciare a servizi poco remunerativi. È il caso del servizio sperimentale di navetta per il mercato di piazza d’Armi. Qualche giorno fa gli operatori del mercato hanno accusato l’Ama di aver interrotto il servizio, peraltro senza preavviso. «Abbiamo sospeso le corse verso il mercato proprio perché si trattava di una sperimentazione - ha spiegato Del Re -. In due mesi avremo avuto sì e no 30 passeggeri. Non credo siano questi i presupposti per continuare il servizio». Sembra invece funzionare la navetta verso il centro storico al servizio in particolare degli uffici pubblici ubicati all’interno delle mura cittadine. «La richiesta è buona - conferma il presidente Del Re - soprattutto verso Prefettura e Agenzia delle entrate».

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