PESCARA La sorpresa è arrivata dal blog di Beppe Grillo: sarà una donna, Sara Marcozzi, 36 anni, avvocatessa di Chieti, a sfidare Luciano D'Alfonso e Gianni Chiodi alle regionali del 25 maggio. La candidata a governatore del M5S è stata selezionata attraverso il voto on line a cui hanno avuto accesso 1.126 iscritti certificati: lei ne ha conquistati 346.
Alle sue spalle si sono piazzati gli altri sei aspiranti: Attilio Falchi, architetto, di Mosciano sant’Angelo (234 voti); Massimo De Maio, esperto in comunicazione, di Tagliacozzo (206); Maurizio Di Cioccio, di Pratola Peligna, dirigente medico all'ospedale di Sulmona (112); Massimo Di Renzo, ingegnere chimico, di Pescara (103); Antonio Rullo, designer industriale, di Lanciano (100) e Stefania Altigondo, dipendente pubblico, di Penne (25). Per partecipare alla consultazione era obbligatoria la registrazione on line, metodo farraginoso e selettivo che ha incontrato anche qualche contestazione nei commenti sul blog: «Sbrigatevi a trovare un altro meccanismo, altrimenti è inutile abbaiare contro la partitocrazia con l'oligarchia in casa». Le operazioni di voto sono iniziate alle 10 e si sono chiuse alle 19. Dopo un paio d'ore il verdetto. «Sono la prova vivente che le quote rosa non servono -ha detto la Marcozzi- Servono impegno e lavoro. Con me vincono i cittadini che si uniscono e portano avanti progetti. Saremo contro la vecchia politica; centrodestra e centrosinistra hanno poche differenze».
Ciascuno dei candidati si è presentato alla platea dei votanti con un video postato sul blog di Beppe Grillo: una sorta di mini spot elettorale ad uso e consumo del web. Nella giornata del voto si sono fatti sentire anche i parlamentari abruzzesi del M5S, con proclami e incoraggiamenti. Andrea Colletti, deputato di Montesilvano, è stato il primo a commentare dopo l'esito delle primarie: «Sara Marcozzi è una donna che con la sua competenza e onestà riuscirà a risollevare un Abruzzo buttato giù dalle inchieste su Chiodi e D'Alfonso. Tra l'altro, la dimostrazione che se si permette ai cittadini di votare liberamente non c'è bisogno di quote rosa». Dall'Aquila la senatrice Enza Blundo sgomberava il campo dai sospetti poco prima che si aprisse la consultazione: «Voteremo in modo libero, senza indicazioni o pressioni di alcun genere e senza avere avuto promesse di assessorati».
Molti i commenti che hanno accompagnato le operazioni di voto sul blog di Grillo, dove si votava anche per scegliere i candidati alla Regione Piemonte. Qualcuno chiedeva spiegazioni sul meccanismo del voto, altri sparavano a zero sugli avversari. In Abruzzo una prima manifestazione del M5S è prevista per sabato a Pescara, con il NonciFermatetour in piazza Salotto a partire dalle 18. Iniziativa lanciata per protestare contro la sospensione di 26 deputati M5S dopo la bagarre di Montecitorio quando la presidente Laura Boldrini fece ricorso alla cosiddetta ghigliottina per arginare l'ostruzionismo del movimento. In ballo c'era il voto sul decreto Imu-Bankitalia. Alcuni dei deputati finiti nella lista nera per gli incidenti in aula hanno già annunciato la loro presenza alla manifestazione di Pescara (Giorgio Girgis Sorial, Simone Valente, Diego De Lorenzis, Ivan Della Valle, Matteo Mantero).
Sia alle regionali che alle comunali di Teramo e Pescara il M5S rappresenta la grande incognita e in qualche modo lo spauracchio temuto dal centrodestra di Chiodi e dal centrosinistra di D'Alfonso. Le politiche del febbraio 2013 hanno riprodotto in Abruzzo il quadro nazionale, con le due grandi coalizioni e il movimento di Grillo che si sono sostanzialmente divisi in parti uguali la torta dell'elettorato. Il margine di differenza ha infatti oscillato tra uno e due punti percentuali. Oggi, nonostante circoli già qualche sondaggio, nessuno azzarda previsioni.