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Pescara, 18/12/2025
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18/03/2014
Il Centro
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Interporto, slitta l’apertura del casello. Manoppello, rinviato di una settimana il nuovo accesso autostradale. Il sindaco: servono altri fondi per bonificare un’area |
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MANOPPELLO Era stata programmata per domani l'apertura del casello autostradale di Manoppello Interporto, ma per motivi di carattere burocratico, è stata rinviata alla prossima settimana. Le ultime verifiche di qualche giorno fa, con i tecnici del comune congiuntamente al dirigente del settore trasporti della Regione ingegner Vincenzo Battaglia, hanno dato esito positivo e ora ci sono da perfezionare solo alcuni passaggi di ordine amministrativo. Un evento atteso in primo luogo dalla società Interporto, ma anche dalle numerose attività produttive e commerciali dello scalo di Manoppello che da tempo contano sullo snodo autostradale per facilitare il trasporto delle loro produzioni. Allo scalo infatti sono insediate decine di piccole e medie imprese di diversificati settori produttivi, da componenti per autovetture a pezzi per apparati di macchine elettroniche, che ancora resistono alla stretta morsa della crisi. L'uscita Manoppello è anche una speranza per la valorizzazione dei paesi più interni raggiungibili oggi con molta difficoltà. Notevoli sono stati gli investimenti operati da parte dell'amministrazione comunale per consentire l'insediamento Interportuale, che si sono sommati agli 82 milioni di euro spesi per realizzare l'intero complesso. «Finora», spiega il sindaco Gennaro Matarazzo, «abbiamo investito circa 3 milioni di euro, avuti con un finanziamento Docup, per la realizzazione di varie infrastrutture e servizi, come la vasca di raccolta delle acque superficiali dell'immenso piazzale dell'Interporto e le opere di allontanamento e smaltimento delle stesse. Abbiamo ancora a disposizione», continua il primo cittadino, «altri tre milioni circa che sarebbero dovuti servire per la messa in cantiere del progetto di miglioramento e potenziamento della intera rete viaria di connessione con il nuovo casello e per la realizzazione di una zona verde attrezzata, il Parco dell'Interporto da ricollegare al Parco Arabona, ma che ora dobbiamo utilizzare per bonificare una vasta area della zona Staccioli punto di snodo fra l'abitato dello scalo e la zona interportuale». Matarazzo si riferisce a una estensione di terreno che negli anni 80 fu adibita prima a coltivazione di un allevamento di lombrichi e poi fu utilizzata per lo smaltimento di rifiuti plastici e ferrosi, materiali che sono rimasti residuati in loco. «Le verifiche effettuate con l'Arta e con un geologo di nostra fiducia», chiarisce Matarazzo, «hanno scongiurato che vi siano percolamenti inquinanti nelle falde sotterranee, resta in ogni caso da eseguire la bonifica integrale del luogo per consentire la realizzazione di infrastrutture viarie di collegamento con la rete urbana e quella nuova di connessione all'Interporto. Dunque», fa notare il sindaco, «i tre milioni ancora nelle nostre mani, anche si tratta di una somma cospicua, non sono sufficienti a portare a termine tutte queste operazioni e dunque dovremo di nuovo ricorrere al ministero delle Infrastrutture a chiedere altri finanziamenti. Tutto questo però non certo potrà essere di impedimento all'apertura del casello autostradale che come obiettivo primario dovrà assolvere all’importantissima funzione di snodo commerciale di rilevanza nazionale e possibilità quasi unica di rilancio economico e occupazionale anche per il nostro territorio e l'intera Val Pescara».
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