Mobilità tra aziende capitoline e amministrazione comunale, esuberi all’Atac, cessione di una parte delle farmacie di Famacap e, probabilmente, della mutua Assicurazioni di Roma. Per il trasporto pubblico locale partirà anche ricerca di un nuovo partner industriale per Atac, che potrebbe essere il gruppo Ferrovie dello Stato. Il risanamento delle società partecipate del gruppo di Roma Capitale è la bussola che guiderà il Campidoglio nelle prossime settimane sul doppio binario piano di rientro-bilancio di previsione, decisivo per salvare la Città eterna dal default. I tagli saranno comunque inevitabili per portare a casa la manovra 2014, e l’assessore al bilancio Daniela Morgante li ha già individuati: 300 milioni in meno ai dipartimenti, altrettanti alle aziende (con riduzione degli importi dei contratti di servizio). Ma per riportare stabilmente in equilibrio i conti dell’amministrazione, come richiesto dal governo nel decreto Salva Roma, serviranno interventi strutturali, peraltro in parte già individuati nello stesso testo licenziato da Palazzo Chigi.
LA VENDITA
Inevitabili saranno gli interventi sui dipendenti delle municipalizzate. I principali, però, avranno bisogno di un nuovo impianto normativo del governo. L’idea affiorata negli ultimi giorni è quella di imporre la mobilità del personale tra le diverse aziende e, se necessario, anche tra l’amministrazione e le stesse società. Lo scopo sarebbe la riorganizzazione degli organici di tutto il gruppo capitolino, razionalizzando uffici e servizi pubblici a costo zero e riducendo gli sprechi.
12 mila
Il numero totale dei dipendenti dell’Atac, la più grande azienda municipalizzata
Se nelle municipalizzate sono troppi, è il ragionamento, allora spostiamo i dipendenti dove servono: per esempio negli uffici aperti al pubblico dei municipi, da sempre in sofferenza. In attesa delle necessarie modifiche alle norme nazionali, però, potrebbero arrivare esuberi di personale, in particolare all’Atac. Per la municipalizzata che gestisce il trasporto pubblico romano si ipotizza un numero di esuberi intorno alle 250-300 persone, per il quale è già in corso una trattativa tra azienda e sindacati. Il costo annuale di questi dipendenti potrebbe essere ammortizzato mettendo in regime di solidarietà, per tre venerdì al mese con lo stipendio ridotto, tutti gli amministrativi. Una misura che riguarderebbe 1.617 impiegati. Un’altra proposta arriva da Fabrizio Panecaldo, coordinatore della maggioranza in consiglio comunale: utilizzare il personale in esubero di tutte le municipalizzate per costituire una task force incaricata di contrastare tutte le forme di evasione fiscale e tariffaria nella Capitale. Secondo Panecaldo, da quest’attività si potrebbero ricavare fino a 300 milioni annui.
IL MERCATO
Alcune aziende potranno poi essere messe sul mercato, completamente o in parte. Quest’ultimo è il caso di Farmacap, che gestisce le 43 farmacie comunali. Una delibera già presentata in consiglio comunale ne prevede la trasformazione in società e la cessione del 40 per cento ai privati. La vendita potrebbe invece essere totale per Assicurazioni di Roma, mentre per le aziende del settore cultura si potrebbe arrivare a un’unica fondazione.