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Data: 19/03/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Berlusconi: ma alle europee il mio nome nel simbolo ci sarà

L’ex premier per adesso pensa solo ai lavori socialmente utili in arrivo. Resta la volontà di correre: deciderò all’ultimo, sulla scheda sarò presente

ROMA Silvio Berlusconi vede nero. Non solo per la sentenza della Cassazione sull’interdizione dai pubblici uffici, che lo priva dei diritti politici e lo rende quindi incandidabile, anche se i suoi avvocati hanno presentato un ricorso alla Corte europea di Strasburgo. Anche la nota diramata da Napolitano gela ogni speranza riguardo alla grazia, che, comunque, l’ex premier non ha mai chiesto. Ma lo spettro più temibile è la decisione che i giudici di Milano dovranno prendere il 10 aprile quando stabiliranno se costringerlo agli arresti domiciliari o affidarlo ai servizi sociali. Tutti argomenti che lo amareggiano, ma che lo spingono a reagire. Infatti, il primo commento all’interdizione di due anni, confermata dall’Alta Corte, è stato: «Se pensano che mi farò da parte si sbagliano di grosso. Io vado avanti e i moderati saranno con me».
PRONTO A COMBATTERE

Un’intenzione battagliera che conferma Giovanni Toti, intervistato da Lilli Gruber su La 7.«Noi riteniamo Berlusconi vittima di una sentenza mostruosa e della legge Severino. Per questo, crediamo che nessuno possa impedirgli di candidarsi e di fare campagna elettorale. Deve poter guidare il partito alle Europee perchè è il leader del principale partito dei moderati che hanno il diritto di essere rappresentati. Speriamo nei ricorsi presentati. Ma certo- sospira- il nervosismo che circola dimostra che c'è un disegno politico per espellere il nostro leader non con il voto dei cittadini, ma con una sentenza».
SUCCESSIONE RINVIATA

Ad oggi l’ipotesi della candidatura sembra impraticabile, ma, comunque vada, il nome di Berlusconi sarà sulla scheda elettorale di Forza Italia per le europee. Al di là delle affermazioni propagandistiche sulla candidatura «a tutti i costi»,è questa la strategia del Cavaliere e dei suoi fedelissimi.La scadenza elettorale di maggio è infatti troppo vicina per giocare la carta della successione di famiglia, la primogenita Marina, oppure Barbara, e perfino Francesca Pascale, che in caso di nozze, diventerebbe una Berlusconi. Ma i tempi sono appunto troppo stretti. Quindi si ripiegherà sul nome dell’ex premier da inserire nel simbolo che verrà presentato secondo i termini di legge entro il 7 aprile.
Intanto, Daniela Santanchè insiste nella raccolta delle firme per chiedere la grazia per Berlusconi, nonostante le critiche dei vertici del partito, come il capogruppo in Senato, Paolo Romani, che giudica l’iniziativa «inopportuna». Ma la pitonessa, serafica,si difende: «Io mi do da fare per una causa, mentre qualche mio collega si sta dedicando alla stesura di un inno all'inerzia».Veleno che fa capire quale sia il clima all’interno di Forza Italia.L’ex premier è atteso domani nella Capitale con una serie di appuntamenti già in programma. Il più ostico da affrontare sarà il vertice a palazzo Grazioli sulle candidatura per le Europee. Il tempo stringe ed il Cavaliere deve trovare una soluzione per evitare che le elezioni di maggio facciano divampare ancor di più la guerra all'interno dello stato maggiore azzurro. I big del partito hanno infatti i nervi tesissimi per la decisione che Berlusconi avrebbe già preso: impedire ai parlamentari in carica in Italia di candidarsi.In lista dovrebbero quindi andare gli europarlamentari uscenti, come Antonio Tajani, e un gruppo di volti nuovi, Toti innanzitutto, ma forse anche il coordinatore dei club Forza Silvio, Marcello Fiori.

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