La città è rimasta bloccata per tutta la giornata di ieri. Lo sciopero di 24 ore del trasporto pubblico locale proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl autoferrotranvieri e Faisa Cisal, per il contratto scaduto da sette anni, è scattato alle 7,30 ed è stato subito il caos. Niente mezzi pubblici e fermi pure i veicoli inquinanti. La metro A ha viaggiato ma «con riduzioni di corse»: per la protesta sono stati fermati scale mobili e ascensori nelle stazioni Cornelia-Cipro-Barberini-Repubblica-Termini-Subaugusta. Chiusa invece la metro B, fermi i treni delle linee Roma-Viterbo e Roma-Lido e Termini-Giardinetti. Lungotevere intasati, automobilisti bloccati dalla Cassia alla Nomentana, fino alla Trionfale. Il calvario replica nel pomeriggio: gli autobus, che dalle 17,30 hanno ripreso a funzionare fino alle 20 per poi tornare nei depositi, sono stati presi d’assalto da centinaia di persone in attesa da ore alle fermate. Nonostante lo sciopero dei mezzi pubblici, la sala operativa dei vigili urbani ha parlato solo di «traffico rallentato». Peccato che all’ora di pranzo, e ancora prima la mattina intorno alle nove, centinaia di auto procedevano a «passo di lumaca» sulla Cristoforo Colombo all'altezza della Passeggiata archeologica e fino a piazza San Giovanni e via Merulana. Code infinite anche tra la circonvallazione Salaria e viale di Tor di Quinto ed ancora alla Galleria Giovanni XIII, tra via Trionfale e via del Foro Italico. Muro Torto in tilt fino a sera.
L’ADESIONE
Sindacati e aziende forniscono dati contrastanti sull'adesione allo sciopero di ieri. Sono «mediamente molto alte» secondo i sindacati le adesioni allo sciopero su Roma e provincia, oltre il sessanta. Per l’Atac l’adesione è stata pari al 48% del personale. Ma una buona notizia c’è: l’aria sta lentamente tornando buona, quindi per oggi nessun altro divieto. La qualità dell’aria ha fatto registrare un miglioramento, così come evidenziato dai valori degli inquinanti rilevati dalla rete di monitoraggio. Sulla base delle nuove previsioni di Arpa che indicano su Roma, per le prossime 48, 72 ore, un progressivo superamento dello stato di criticità in atto, il provvedimento di limitazione alla circolazione veicolare a “targhe alterne” non sarà adottato.