Tre, due, uno. Un passo indietro per volta per lasciare in pista un solo candidato sindaco nella speranza che unisca l’intera coalizione. Il centrodestra punta sulla strategia del gambero per uscire dalla fase di stallo e aprire la campagna elettorale per la corsa al Comune. La road map è quella illustrata ieri: Forza Italia e Ncd hanno aperto una trattativa per convincere l’uscente Luigi Albore Mascia al passo indietro a vantaggio di Guerino Testa. Se e quando sarà risolta questa fase, si passerà a quella altrettanto delicata e complessa per spingere Carlo Masci a concedere via libera al presidente della provincia. Gli incontri romani di ieri, beninteso informali, non hanno prodotto progressi significativi. Il sindaco ha detto di essere «disposto al passo indietro solo se altri competitor si mostreranno altrettanto ragionevoli». Chiaro il riferimento a Testa, determinato a correre da sindaco, considerto che Mascia - ammesso che rinunci - è più favorevole alla candidatura di Masci che lo ha fin qui sostenuto. Quest’ultimo ha ufficializzato ieri mattina le annunciate dimissioni, «al mio posto dovrebbe subentrare in aula Emanuele Di Genova» ha detto. Masci ha ribadito quanto dichiarato da Pescara futura e cioè che la scelta sulla candidatura a sindaco va presa dal centrodestra a Pescara e non a Roma, a costo di ricorrere a un sondaggio in extremis. Forza Italia e Ncd rispondono di voler fare un passaggio per volta: se mai arriverà il passo indietro di Mascia, allora si cercherà di convincere Masci a fare altrettanto, facendo leva sull’accordo che il leader di Pescara futura ha sottoscritto per le regionali presentando la lista Abruzzo futuro per Chiodi presidente. Sviluppi sono attesi a breve, forse già prima di domenica.
ACERBO SUI VOLTAGABBANA
Contro Masci, che si è dimesso dando del voltagabbana a chi dal centrodestra si è spostato verso il fronte opposto «per interessi personali», si sono scagliati ieri Maurizio Acerbo (Rifondazione) e anche Renato Ranieri. «La predica di Masci è poco credibile - ha detto Acerbo - perché se questi “personaggi transumanti per interesse personale", come dice Masci, hanno "avuto vantaggi ed incarichi professionali di ogni tipo da una parte politica", è stato grazie alla maggioranza di cui lui era ed è uno dei leader principali a livello comunale e regionale».
DE CAMILLIS IN CORSA
In tema di elezioni e di cambi di posizione nel centro moderato, Roberto De Camillis, presidente del consiglio comunale in quota Udc, ha annunciato ieri che sarà candidato sindaco con tre liste civiche a lui collegate. A giorni la presentazione. In corsa c’è anche Alessio Di Carlo, coordinatore della Grande Pescara.