L’AQUILA Il consiglio comunale si spacca sul Gran Sasso, ma il piano industriale del Centro turistico, che apre la strada al rilancio della montagna aquilana, viene alla fine approvato. Sono 17 i voti favorevoli, tutti della maggioranza. L’opposizione si schiera contro, avanzando dubbi e pregiudiziali sul business plan, e il sindaco Massimo Cialente tuona: «Se non lo approviamo subito, salta la sostituzione della seggiovia delle Fontari e salta la prossima stagione invernale. Non è un ricatto, assumetevi le vostre responsabilità di fronte alla città». Il sindaco porta fresca da Roma la notizia dell’ingresso di Invitalia nel Ctgs, che si somma al trasferimento dei primi 9 milioni di euro destinati all’attuazione del piano. «In tutto sono 30 milioni», annuncia Cialente, «e si tratta di un’occasione imperdibile per rendere la stazione di Campo Imperatore competitiva in Abruzzo e in Italia e per dare una sferzata all’economia e all’occupazione. Ho incontrato il ministro Federica Guidi, si è sbloccata l’operazione con Invitalia, che affitta un ramo d’azienda del Centro turistico ed entro sei mesi predispone il bando per la privatizzazione. Sarà individuato un gestore degli impianti e delle strutture ricettive e si potenzierà il turismo invernale ed estivo». Il sindaco parla solo alla maggioranza: ancora prima della discussione, è chiaro che l’opposizione non voterà la delibera. C’è chi, come Luigi D’Eramo, paventa una procedura di infrazione europea nei confronti del Comune. Per Raffaele Daniele, il processo di pianificazione non è stato condiviso e si limita al potenziamento degli impianti di risalita, senza destinare risorse alle strutture ricettive. Guido Quintino Liris chiede che venga prima risolto il contenzioso in atto su una parte dei terreni interessati dagli interventi. Secondo Ettore Di Cesare, non si può votare un piano da 30 milioni con numeri messi a caso e senza avere nessuna certezza da Invitalia. Per Daniele Ferella si rischia di svendere il Ctgs e di lasciare senza futuro i dipendenti. Un libro dei sogni, sottolinea Emanuele Imprudente. Un piano mal digerito dallo stesso autore, e cioè Aielli, per Vincenzo Vittorini. Dalla minoranza arriva l’ipotesi di stornare e approvare solo la parte della delibera relativa alla sostituzione delle Fontari, in modo da salvare la stagione invernale, rimandando di qualche mese l’adozione dell’atto. Ma la proposta viene bocciata dal sindaco e si passa alla votazione degli emendamenti, che vengono approvati, compreso quello che ingloba il progetto «GranSasso AnnoZero». Infine, passa anche la delibera. Tutto liscio sugli altri punti all’ordine del giorno. Romana Scopano