PESCARA I giochi sono ancora tutti aperti per la conquista della Regione il 25 maggio. Lo confermerebbe un sondaggio della società Tecné commissionato dal “Comitato per la rinascita dell'Abruzzo”, immediatamente diffuso ieri in mattinata sulle pagine facebook dell’assessore regionale Mauro Febbo e del governatore Gianni Chiodi. Il sondaggio, condotto su una base di mille interviste telefoniche a mille elettori abruzzesi, è stato svolto tra il 7 e l’11 marzo. Il risultato è di estremo equilibrio tra le coalizioni di centrodestra e centrosinistra 26% entrambe), con la lista del Movimento 5 Stelle che insegue in buona posizione (20%). Gli altri partiti toccano complessivamente il 4%. Ma il dato più interessante e preoccupante per i partiti riguarda la quota di elettori che dichiarano di essere indecisi o che non andranno a votare. Si tratta del 24 per cento degli intervistati. È la fetta di elettorato sulla quale dovrà concentrarsi il lavoro dei candidati in campagna elettorale. Il sondaggio considera anche le percentuali di voto al netto degli indecisi o dei non votanti. Anche in questo caso centrosinistra e centrodestra sono spalla a spalla (34% entrambe le coalizioni), il Movimento 5 Stelle segue al 26%. Il 6% va ad altri partiti. Interessante il dato sulla “fedeltà” al voto. Dichiara che andrà sicuramente a votare il 53% degli intervistati. Il 19 per cento non sa e il 14 sicuramente non andrà a votare. Tra coloro che andranno a votare è più alta la propensione al voto di chi sceglierà il M5S (71%), seguono gli elettori del centrosinistra (62%) e quelli del centrodestra (51%). Giochi aperti dunque, anche perché il sondaggio prevede un margine di errore del 3,1% in più o in meno. Sarà la campagna elettorale a decidere. Va anche sottolineato che al momento delle interviste si conoscevano soltanto i nomi dei due candidati di centrodestra e centrosinistra, Gianni Chiodi e Luciano D'Alfonso, e non il nome della candidata del Movimento 5 Stelle Sara Marcozzi, individuata solo lunedì scorso dalle “regionalie” del movimento. Il quadro è destinato quindi a mutare notevolmente. Anche in considerazione della forza delle coalizioni. Un esempio per tutti: il M5S si presenterà da solo con 29 candidati ma con la spinta mediatica di Beppe Grillo; D’Alfonso sarà alla guida di una coalizione di nove liste con 240 candidati e un effetto Renzi che potrebbe farsi sentire sui territori. Quanto al centrodestra non ha ancora risolto i suoi problemi di coalizione e per il momento i due partiti maggiori viaggiano separatamente. Dopo l’avvio della campagna elettorale di Forza Italia il 13 scorso a Pescara e i due giorni della Winter School del Nuovo centrodestra a Rivisondoli il 14 e 15, i forzisti tornano domani con un incontro del movimento giovanile con i dirigenti di partito e Gianni Chiodi (ore 17.30 S Hotel di Dragonara). Partecipano la coordinatrice regionale dei Giovani di Forza Italia, Jessica Verzulli, i coordinatori provinciali Stella Cantelli, Luca Conti, Piermario Fagioli e Francesco Raglione. Previsti gli interventi di Annagrazia Calabria, coordinatrice nazionale dei Giovani di Forza Italia, di Andrea Volpi, coordinatore nazionale di Azione Universitaria, del deputato Fabrizio Di Stefano, e del coordinatore regionale Nazario Pagano.