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Pescara, 18/12/2025
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Data: 21/03/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Pescara: centrodestra in ordine sparso. Nulla di fatto dopo l’incontro tra Matteoli e Schifani. L’accordo non c’è Forza Italia resta con Mascia, Ncd con Testa. Masci non aspetta Roma

PESCARA Centrodestra in fila per tre col resto di zero. Ognuno resta sulle proprie posizioni, per cui si va avanti (si fa per dire) con Mascia, Masci e Testa, in rigoroso ordine alfabetico. Dal vertice romano numero indefinito (scusate se abbiamo perso il conto), Altero Matteoli e Renato Schifani sono usciti «nemici» come prima, più di prima. Matteoli, responsabile di Forza Italia per le commissione elettorali, ha ribadito che «il candidato sindaco al Comune di Pescara dev'essere Mascia, perché così vuole il criterio adottato a livello nazionale». Il presidente di Ncd Schifani ha ribattuto che «Guerino Testa è il candidato giusto per far rivincere il centrodestra nel Comune più importante d'Abruzzo, l'uomo che raccoglie il maggior numero di consensi». Messa così, Matteoli ha voluto andare a vedere il bluff e Schifani ha tenuto il punto: «Se ci sono dubbi - ha detto l'ex presidente del Senato - diamo la parola al popolo del centrodestra con un sondaggio». Proposta che Matteoli ha accolto riservandosi di valutarla e farla digerire ai suoi. Il piccolo particolare è che di sondaggio aveva parlato per prima Federica Chiavaroli, senatrice Ncd, prima sostenitrice di Guerino Testa, nel lontano gennaio: sono trascorsi due mesi e il sondaggio non s'è fatto, le primarie sono state scartate prim'ancora di essere proposte e i candidati sono rimasti a friggere allegramente. Sulla graticola Mascia e Testa ci sono da tempo, ormai si sono assuefatti a quello scomodo tepore. Sulla graticola, invece, non ha alcuna intenzione di sostare Carlo Masci, che ha posto autorevolmente la propria candidatura, ma non aspetterà i tempi biblici della politica romana, né accetterà diktat di sorta dalle segreterie capitoline. Curioso, inoltre, che l'esito dell'incontro fra Matteoli e Schifani abbia una lettura diametralmente opposta tra Forza Italia e Ncd. Secondo i berlusconiani tout court siamo all'impasse più totale con tutti i candidati fermi sulle proprie posizioni, secondo i diversamente berlusconiani il dialogo è aperto e foriero di sviluppi positivi. Così, Mascia può dire che «il logorìo di questa vicenda ha un senso se alla fine si troverà un'intesa, per il bene della coalizione. Passo indietro? Io e Masci siamo disposti a farlo, mi auguro che la stessa cosa valga per Guerino Testa. Porre la candidatura è legittimo, imporla a ogni costo non lo è, per questo auspico che prevalga in buon senso. Come sindaco uscente credo di averlo dimostrato. Da quanto mi consta, però, l'incontro Matteoli-Schifani non ha sciolto i nodi e siamo ancora al palo. A questo punto chiedo anche un intervento del presidente della Regione Gianni Chiodi, che potrebbe essere chiarificatore». Testa tace e riflette, per lui parla Federica Chiavaroli che, a differenza di Matteoli e Mascia, vede il bicchiere mezzo pieno: «Io so che il presidente Schifani ha rilanciato il sondaggio e che il senatore Matteoli non ha scartato la proposta. Ecco perché sono ottimista su una conclusione positiva della trattativa, una conclusione che centri due risultati: mantenere l'unità della coalizione e candidare la persona giusta, magari attraverso il metodo del sondaggio per togliere gli ultimi dubbi. Per noi la persona più competitiva, capace di farci vincere al Comune di Pescara rimane Guerino Testa».

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