Susanna Camusso non arretra di un centimetro: il decreto sul lavoro del governo Renzi, con le nuove regole sui contratti a termine e sull’apprendistato, non va bene. «Proveremo a cambiarlo confrontandoci con i gruppi parlamentari» ribadisce. Per la leader della Cgil: «Il governo ha esordito bene sul piano dei redditi, ha invece esordito malissimo sul piano delle regole». Le nuove regole, secondo Camusso, porteranno ad un aumento del precariato.
Per quanto riguarda la riduzione della pressione fiscale sui lavoratori dipendenti fino a 25.000 euro, Camusso apprezza la scelta di agire attraverso il meccanismo delle detrazioni e propone che «si faccia un'operazione analoga anche per i pensionati con le pensioni più basse perché in questo modo si incrementa la domanda e si rimette in moto un'economia debole e frantumata». Non manca una stoccata al presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che l’altro giorno, parlndo delle lungaggini burocratiche, aveva provocatoriamente detto di star pensando di trasferire il nuovo quartier generale della sua azienda, la Mapei, in Svizzera. «Chi si considera classe dirigente di un Paese - dichiara la Camusso - deve innanzitutto sostenere il Paese. Una cosa è esprimere critiche un'altra minacciare di andarsene».