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Data: 23/03/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Qatar Airways fa rotta su Meridiana. L’ad Sgaramella tratta con gli uomini dell’emiro. Nel mirino fino al 49%

MILANO Il risiko dei cieli vede gli arabi all’assalto dell’Italia. Mentre Etihad, compagnia di Abu Dhabi, ha in corso la trattativa finale con Alitalia, un altro vettore di un paese del Medio Oriente molto interessato all’Italia, in gran silenzio, si sta alzando in volo con destinazione la Sardegna. Qatar Airways, secondo quanto ricostruito dal Messaggero presso fonti bancarie, avrebbe in corso una trattativa con Meridiana, la società di proprietà del Principe Karim al-Hussayn Aga Khan che l’ha fondata nel 1963 con il nome di Alisarda, a cui fa capo, da ottobre 2011 Air Italy. Meridiana è specializzata soprattutto nel collegamento tra gli scali italiani e la Sardegna oltre alla Sicilia, Napoli, le principali mete di vacanza nel Mediterraneo e molte destinazioni intercontinentali. Qatar Airways è un gigante dei cieli: possiede oltre 200 aeromobili, ne ha prenotati altre 180, tra cui 5 airbus 380 (i bolidi a due piani), raggiunge oltre 100 destinazioni nel mondo e, nel 2011, è stata premiata come migliore compagnia aerea.
LO SCENARIO
Per il Qatar sarebbe fare bingo, mettendo le mani sulla Sardegna e allargando ancora di più i suoi interessi in Italia. Da febbraio dello scorso anno l’emiro Tamim bin Hamad Al Thani, sborsando 650 milioni, ha acquistato i quattro hotel di lusso della Costa Smeralda Holding, con marina, cantiere, campo da golf e 2.300 ettari di terreno. E poco dopo non gli è riuscito l’acquisto del Cagliari calcio per una manciata di milioni. Il paradiso della Costa Smeralda si aggiunge a una grossa area commerciale in piazza di Spagna a Roma, al palazzo della Gherardesca a Firenze, alla griffe del lusso Valentino, comprata a luglio di due anni fa da Mayoola, finanziaria della mamma dell’emiro Al Thani. E alla partnership strategica siglata nell’autunno dello stesso anno da Qia, il fondo sovrano con la Cdp che finora, però, è rimasta sulla carta.
I NUMERI
Ora è spuntato l’affare Meridiana che consentirebbe a Qatar Airways di fare concorrenza a Etihad sul traffico di passeggeri fra l’Europa e l’oriente aumentando l’ipoteca anche sulle attività turistiche. Il negoziato sarebbe condotto da Roberto Sgaramella, uomo dell’Aga Khan, ex Bain & co, timoniere della compagnia con sede a Olbia, direttamente con Akbar Al Baker, amministratore delegato di Qatar Airways, molto vicino ad Al Thani. L’obiettivo dell’Aga Khan, principe degli ismailiti, proprietario anche di compagnie aeree nel Centro Africa, che ha il suo quartier generale a Parigi, sarebbe la cessione di una quota significativa: il Qatar, come Etihad, deve fermarsi al 49,9% del capitale per non compromettere il certificato di operatore aereo (coa) del vettore sardo. Meridiana ha i conti in rosso. Nel 2012 la perdita è stata di 180 milioni, un centinaio nel 2011, mentre il bilancio 2013 sarà approvato verso giugno: sicuramente la cura Sgaramella sta producendo i suoi effetti e dovrebbe ridurre le perdite. Ma per il Principe che negli anni ’90 possedeva la catena alberghiera Ciga, sarebbe un grosso affare se riuscisse a trovare un partner. Ogni anno infatti la Akfed, la sua cassaforte con sede a Zurigo, attraverso la quale possiede l’intero capitale di Meridiana holding che a sua volta ha Meridiana Fly, deve rilasciare una lettera di patronage illimitata per garantire la continuità aziendale del vettore.
E’ arrivato il momento di passare la mano per integrare la società aerea all’interno di un network internazionale in grado di fare quelle sinergie che possano mettere a reddito la società. L’opa totalitaria lanciata a gennaio scorso sul 13% non posseduto dall’Aga Khan, attraverso la quale è stato delistato il vettore, ha rappresentato il segnale inequivocabile della ricerca del partner. Nella primavera di tre anni fa aveva allacciato un negoziato con Alitalia, arenatosi quasi subito sulle valutazioni: all’epoca Meridiana era quotata in borsa. Per la società sarda sarebbe un colpo grosso: ha una flotta di 27 aeromobili molti dei quali da sostituire e per farlo, occorrono investimenti. Di sicuro ha gli slot che sono il piatto forte. In più Olbia deve ristrutturare la pista, occorrono anche qui investimenti e il Qatar avrebbe tutto l’interesse a contribuire.

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