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Pescara, 18/12/2025
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Data: 23/03/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Centrodestra a pezzi, ultima chance. Pescara, il braccio di ferro tra Mascia e Testa continua e Masci resta ancora in ballo. Testa: «E’ tardi, vado da solo» il centrodestra si fa in tre

PESCARA «È tardi per i sondaggi, e poi quando si dice un giorno o due c’è il rischio che passi un’altra settimana. Ero stato io a chiedere le primarie, ma adesso che senso ha? Ho anche delle responsabilità nei confronti del mio elettorato». Guerino Testa chiude il tormentone della candidatura a sindaco. Neanche i tentativi di mediazione ai tavoli romani, né l'interessamento diretto di Berlusconi, lo hanno convinto a fare un passo indietro. Stamattina ultimo tentativo di accordo, in un vertice tra Pagano, Petri, Chiavaroli, Mascia e Masci. Ma con tutta probabilità il presidente uscente della Provincia sarà candidato a sindaco con la maglia del Nuovo centrodestra di Federica Chiavaroli e Gaetano Quagliariello. Di staccare i manifesti non se ne parla proprio. Anzi, stanno già per partire i nuovi ordinativi per la tipografia. Ad oggi la situazione è questa e appare difficilmente ricomponibile. Con un centrodestra che si appresta a neutralizzare il suo potenziale facendosi in tre, la possibilità che all’eventuale ballottaggio delle comunali ci vadano il centrosinistra di Marco Alessandrini e la gioiosa macchina da guerra di Beppe Grillo, è più che una ipotesi campata in aria.

Testa: «E’ tardi, vado da solo» il centrodestra si fa in tre
Il presidente della Provincia rifiuta le primarie

«È tardi per i sondaggi, e poi quando si dice un giorno o due c’è il rischio che passi un’altra settimana. Ero stato io a chiedere le primarie, ma adesso che senso ha? Ho anche delle responsabilità nei confronti del mio elettorato».
Guerino Testa chiude il tormentone della candidatura a sindaco. Neanche i tentativi di mediazione ai tavoli romani, né l'interessamento diretto di Berlusconi, lo hanno convinto a fare un passo indietro. Stamattina ultimo tentativo di accordo, in un vertice tra Pagano, Petri, Chiavaroli, Mascia e Masci. Ma con tutta probabilità il presidente uscente della Provincia sarà candidato a sindaco con la maglia del Nuovo centrodestra di Federica Chiavaroli e Gaetano Quagliariello. Di staccare i manifesti non se ne parla proprio. Anzi, stanno già per partire i nuovi ordinativi per la tipografia. Ad oggi la situazione è questa e appare difficilmente ricomponibile.
Ieri mattina Carlo Masci passeggiava all’interno del cantiere di corso Vittorio assieme all’architetto Michele Lepore. Un signore si avvicina e chiede: «Quando finiranno i lavori?» E lui: «Il 2 maggio, vedrete che il corso sarà più bello di prima». Prove di campagna elettorale?
Masci sorride: «La situazione la conoscete. Venerdì pomeriggio ho incontrato il sindaco Albore Mascia e ci siamo ritrovati sullo stesso obiettivo, che è quello di garantire sino alla fine l’unità della coalizione. Certo, ho sentito anche Testa e mi ha detto che avrebbe dovuto parlare con Federica Chiavaroli (senatrice e coordinatore regionale del Ncd)».
E allora giriamo la domanda a Testa: «Ha parlato con la Chiavaroli?»
«Sì». E cosa avete deciso? «Di andare avanti».
I tempi di questa estenuante trattativa sembrano proprio scaduti, con il rischio dello spezzatino. Cioè che la coalizione di centrodestra si presenti alle amministrative del 25 maggio con tre candidati a sindaco: l’uscente Luigi Albore Mascia, Guerino Testa e Carlo Masci. Rischio enorme, acuito dalla presenza alla competizione elettorale di un Movimento 5 Stelle a doppia cifra, che i sondaggi accreditano già tra il 20 e il 27%. E con un centrodestra che si appresta a neutralizzare il suo potenziale facendosi in tre, la possibilità che all’eventuale ballottaggio delle comunali ci vadano il centrosinistra di Marco Alessandrini e la gioiosa macchina da guerra di Beppe Grillo, è più che una ipotesi campata in aria.

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