TERAMO «L’Arpa non lascia a piedi i pendolari». Pendolari che, al contrario, dovrebbero anticipare di 5 minuti la partenza per arrivare in tempo e senza disagi. E’ in sintesi la replica della società di trasporto pubblico alle proteste di una cittadina di Piano d’Accio che ha denunciato sul Centro (leggi l'articolo) l’ennesimo ritardo al lavoro per i disservizi sulle corse mattutine tra Giulianova e Teramo. «Nel periodo scolastico», replica l’Arpa, «i bus delle autolinee regionali pubbliche abruzzesi in transito a Piano d’Accio tra le 7.30 e le 7.53 sono in totale 20. Questi mezzi», continua la società, «offrono alla clientela 1568 posti, di cui 962 a sedere e 608 in piedi». Secondo un rilevamento effettuato lunedì scorso, continua l’Arpa, «i passeggeri che hanno utilizzato le 20 corse nell’orario considerato sono stati 924, con un’eccedenza di 38 posti a sedere rispetto alla domanda». Nella sua denuncia, la donna lamentava il sovraffollamento sui pullman suburbani in arrivo da Giulianova, in particolare da quando non è più possibile viaggiare in piedi sui mezzi extraurbani dotati solo di posti a sedere. Un disservizio che, specie in coincidenza con l’ingresso nelle scuole, avrebbe costretto diversi pendolari a restare a piedi. «Il sovraffollamento denunciato», è invece la versione dell’Arpa, «nasce dalla scelta che troppi viaggiatori fanno in massa della corsa delle 7.53 in luogo di quella precedente delle 7.48 che offre confort e posti a sedere. Se ci si ostina in modo irragionevole a non voler anticipare di soli 5 minuti la partenza per Teramo è inaccettabile addebitare all’azienda eventuali inconvenienti che si creano».