ROMA Il Consiglio di Stato cancella il doppio stop del Tar sulla rotta targata Emirates Dubai-Milano Malpensa-New York. E così almeno fino alla decisione definitiva nel merito la compagnia di Dubai potrà continuare a esercitare la tratta Milano Malpensa-New York fino alla decisione definitiva nel merito. Un colpo per Alitalia che aveva fatto ricorso contro l’autorizzazione rilasciata dall’Enac (e avallata dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti a gennaio 2013). Un via libera di 18 mesi ritenuto «illegittimo», contrario alle regole Ue e al trattato Italia-Emirati. Perchè il semaforo verde dell’Enac alla compagnia statale degli emirati è un precedente unico in Europa, crea gravi danni in un mercato saturo, e non ha nemmeno previsto il coinvolgimento preventivo di Alitalia in un tavolo che avrebbe dovuto prevedere reciprocità e contropartite, secondo la stessa compagnia di bandiera. Senza parlare, dell’assenza delle necessarie comunicazioni preventive a Bruxelles.
Eppure il Consiglio ha deciso di cancellare, almeno per ora, le decisioni del Tar che davano ragione ad Alitalia. Perchè «pur nelle forme di una decisione cautelare necessariamente limitata dai tempi ristretti e dall’esame dei soli aspetti più rilevanti», spiegano i giudici in una nota, «ha considerato prevalente la tutela del danno ricadente sul vettore aereo (Emirates, ndr), con evidenti influenze anche sugli interessi pubblici, rappresentati dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, da Enac, da Sea, dal Comune di Milano e dalla Regione Lombardia, e su quelli collettivi dei consumatori». Come dire che dopo oltre sette mesi di attività di Emirates tra Malpensa e New York, andava tutelato in questo momento l’interesse di Emirates, ma anche l’interesse pubblico e soprattutto dei viaggiatori, messo a rischio dallo stop del Tar deciso all’inizio di aprile (e sospeso già il 14 aprile dallo stesso Consiglio di Stato).
LA MAPPA DEGLI SCALI
Intanto ieri il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi, ha annunciato che la settimana prossima presenterà «in Cdm il nuovo piano nazionale» degli aeroporti. «Non chiuderemo degli aeroporti ma diremo che ci sono 11 scali strategici, che hanno una loro vocazione».
Attorno a questi aeroporti strategici, per esempio Malpensa nel Nord-Ovest, «c'è un sistema di aeroporti. Questi devono fare sinergia tra di loro e avere una regola fondamentale: ognuno presenti un suo piano industriale», ha spiegato il ministro, «ci dica quale è la sua vocazione, e senza farsi concorrenza l’uno con l’altro, ci dica in quanti anni gli obiettivi possono essere raggiunti». Quanto a quelli che non raggiungono gli obiettivi, possono fare sinergie solo con i privati», è la conclusione di Lupi.