SULMONA La "Transiberiana d’Italia" diventa "Ferrovia del Parco". Sarà il Parco Maiella infatti ad acquisire la gestione della linea ferroviaria Sulmona-Carpinone, a fini turistici. L’intesa con la Fondazione Ferrovie dello Stato sarà firmata domani con il direttore generale della Fondazione stessa, ingegnere Luigi Cantamessa. Ad annunciare la novità, che segnerà una svolta nella storia travagliata della linea ferroviaria, è stato ieri mattina il presidente del Parco Maiella, Franco Iezzi, presentando le due giornate, di sabato e di domenica, dedicate ad un viaggio lungo la linea, da Sulmona a Castel di Sangro. «Questo tratto sarà gestito per un primo tempo - ha spiegato Iezzi - ma in autunno contiamo di gestire anche il tratto restante della linea». Da decenni, già quindi dai primi anni Ottanta, la linea Sulmona-Carpinone è nelle mire del ministero dei Trasporti. Da oltre trent’anni questa linea che attraversa uno stupendo paesaggio tra l’Abruzzo e il Molise, toccando centri importanti, stazioni turistiche tra le più rinomate dell’Italia Centromeridionale, come Campo di Giove, Roccaraso e Pescocostanzo, è stata condannata all’appellativo di "ramo secco". Una data infausta, quella del 12 dicembre 2011, ultimo giorno di esercizio effettivo della linea, sembrava aver decretato una condanna senza appello. Ma proprio quel momento triste per la storia della linea sembra aver segnato l’avvio del suo riscatto. Numerosi cittadini, anche riuniti in associazioni come Transita e Le Rotaie del Molise, accanto ad alcuni amministratori locali più sensibili, hanno organizzato manifestazioni a sostegno della proposta di riattivazione della linea ferroviaria, inaugurata nel 1897. «La riattivazione di questa linea è essenziale per dare impulso effettivo alla rinascita del nostro Centro Abruzzo e al rilancio turistico dell’intero nostro territorio, a cominciare da Sulmona e dall’immediato suo circondario per abbracciare poi l’intero Alto Sangro» ha commentato ieri il vice sindaco di Sulmona, Luciano Marinucci. «Iniziative, come quella dei treni storici, ci faranno avvicinare ancor più alla storia di questa antica linea ferroviaria per comprenderne e apprezzarne a fondo il valore» ha concluso il vice sindaco. Nell’autunno dell’anno scorso anche il parlamentare Gianni Melilla si mosse a favore della linea con un’interrogazione al ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, per scongiurare la chiusura definitiva di quel ramo ferroviario tutt’altro che "secco". Intanto prosegue l’azione dell’ente Parco Maiella per acquistare gli edifici di alcune stazioni lungo la Sulmona-Carpinone, come quella di Palena, per trasformarle in ostelli ferroviari, utilizzandole come stazioni di ricettività. Anche la stazione di Cansano avrà la stessa destinazione, mirata però soprattutto ad attività sportive di montagna, come sci di fondo e mountain bike. «Prossimamente il parco Maiella otterrà in comodato d’uso anche i vecchi caselli ferroviari, da ammodernare, per farne punti informativi e turistici - ha annunciato Iezzi - saranno una sorta di vetrine delle tipicità del nostro comprensorio, dall’enogastronomia fino alla storia, all’arte e alla cultura di questa terra». Il primo treno storico, con carrozze d’epoca e antica locomotiva, partirà sabato, da Sulmona, alle 9.30, facendo tappa nelle stazioni di Pettorano, Cansano, Campo di Giove, Palena, Rivisondoli, Roccaraso, Alfedena e Castel di Sangro. Per il ritorno i viaggiatori potranno salire di nuovo in treno a Castel di Sangro, partendo alle 15.30. Il secondo viaggio, in treno storico, è previsto domenica. Il primo treno partirà da Sulmona alle 10 ed il secondo alle 10.55. I treni di ritorno sono fissati alle 15.30 e 16.30. In tutto all’incirca 1200 persone potranno godere della novità del viaggio su treni storici, tra sabato e domenica.