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Pescara, 15/05/2025
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Data: 28/08/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Decreto Sblocca-Italia - Arpa e Gran Sasso nella lista nera Spending review sulle partecipate in rosso: l’elenco delle società abruzzesi nel mirino di Cottarelli. Male Interporto, Sasi, Cam e Sangritana

PESCARA Ecco la lista nera delle partecipate in salsa abuzzese. Direttamente dai file di Cottarelli, sono molte le realtà abruzzesi finite nel mirino del commissario nazionale alla spending review. E non è proprio un bello spettacolo. Regina delle società in rosso è l'Arpa, con un saldo negativo tra entrate e uscite di 5 milioni e mezzo di euro (i dati sono relativi al 2012): in prima fila con calcolatrice e forbici c’è il nuovo presidente D’Amico. Al secondo posto la Tamerete Energia Srl di Ortona, con meno 2,5 milioni (qui la partecipazione pubblica è dei Comuni di Bologna e Modena: parliamo della centrale turbogas a ciclo combinato), poi il Centro turistico Gran Sasso Spa dell'Aquila, con meno 1,5 milioni e la Gran Sasso acqua Spa dell'Aquila (-1,6 milioni).
Nell'elenco delle società partecipate figura anche la Bcc di Teramo, con un rendimento negativo di quasi 1,3 milioni. Segno meno anche per l'interporto Val Pescara Spa che ha perdite per 466 mila euro, e la Sasi (Società abruzzese servizio idrico integrato di Lanciano) con meno 366 mila euro, ma anche per la Ferrovia Adriatico Sangritana Spa (meno 324 mila euro) e per il Consorzio per l'area di sviluppo industriale del Vastese (-127 mila euro), per la Opi (Organizzazione progetti e servizi Spa di Chieti), che chiude con meno 218 mila euro. Male anche il Consorzio acquedottistico marsicano Spa, con un saldo negativo di 250 mila euro. Poco più di 18 mila euro sono le perdite dell'azienda farmaceutica municipalizzata spa dell'Aquila.
CHI RESPIRA

Ma ci sono anche casi "virtuosi" perché l'elenco di Cottarelli comprende anche le società con segno più: in Abruzzo la società che rende di più è senza dubbio l'Abruzzo energia Spa di Gissi (parliamo del gruppo lombardo A2A), con un patrimonio netto di 182 milioni 490 mila euro e un reddito netto di 51.570.000 euro. C'è poi la «scomparsa» Bls con i suoi 5 milioni di reddito netto, l'Aca di Pescara con oltre 930 mila euro di attivo, la Saca di Sulmona con 285 mila euro, ma anche le due più note partecipate teramane, come il Ruzzo (129 mila euro di reddito netto) e la Team (25 mila) e molte altre, tra cui anche la Bcc dell'Adriatico teramano di Atri (259 mila euro di attivo).
Andando a spulciare nell'elenco delle partecipate più piccole, quelle con un patrimonio da 100 mila fino a 1 milione di euro, si scopre che il Consorzio per lo sviluppo industriale di Teramo non naviga in buone acque, perché è sotto di 600 mila euro. Male il Consorzio universitario di Lanciano (-108 mila euro) e la Scav, società cooperativa autoservizi di Avezzano (-99 mila euro). Il Mo.Te ambiente Spa è in perdita: -61 mila euro. Il consorzio universitario di Lanciano è a meno 100 mila euro, quello chietino per i rifiuti solidi urbano meno 40 mila. Il Coges Amp Terre del Cerrano è a meno 22 mila. Nell'elenco figura un istituto tecnico superiore, l'Itis, nato per formare sulle nuove tecnologie e il Made in Italy e che ha un saldo negativo di circa 3 mila euro. Un reddito pari allo zero invece è quello del Tsa dell'Aquila. Per chi non lo sapesse, tra le partecipate più piccole (fino a 10 mila euro) esiste anche il Consorzio del tacchino alla canzanese, che, alla faccia di tutti i colossi in perdita, ha un saldo positivo di 228 euro.

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