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Data: 28/08/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Scalo, un buco nero «Gettati tre milioni». L’aeroporto di Preturo sempre più un caso nazionale

La metropolitana sta a Tempesta come l’aeroporto sta a Cialente. Ormai è questo il convincimento dell’opposizione in Consiglio comunale sul futuro dello scalo dei Parchi. Sulla scia del servizio andato in onda nella trasmissione Rai Millennium, lo scalo dei parchi è stato l’oggetto di una estenuante discussione in Consiglio comunale che poco aveva a che fare con il tema della delibera poi approvata che riguardava invece lavori urgenti (pena la revoca della certificazione Enac) da effettuare sulla zona di sicurezza del tracciato. Proprio su questa delibera era scivolata qualche giorno fa la maggioranza, ieri invece si è giunti alla sofferta approvazione (22 voti favorevoli). Non prima si diceva, di aver ripercorso la strana storia della gestione dello scalo con i suoi flop, stesso percorso fatto dalla trasmissione Millennium. A complicare la situazione è stato un ordine del giorno della opposizione (primo firmatario Raffaele Daniele), poi respinto, il cui obiettivo sarebbe stato quello di vietare la realizzazione di strutture commerciali nell’area del sedime aeroportuale (a cui sarà annessa a breve una superficie di 2 ettari). Un documento che ha riproposto la querelle sulla possibile e futuribile realizzazione del centro commerciale outlet Zafferano Rosso, così come proposto per la fase due anche dallo stesso gestore dello scalo, la Xpress.
Non è sfuggito ad alcuni consiglieri di opposizione il tentativo del sindaco di spostare l’asse delle discussione su una presunta lotta in città di poteri commerciali forti. Come a dire: l’opposizione non vuole che nello scalo si realizzi una struttura per non creare motivi di concorrenza al centro commerciale già attivo in città sempre nella parte Ovest. Ancora una volta in aula si è parlato dei soldi pubblici investiti nell’aeroporto, finora quasi 3 milioni di euro, ha ricordato il consigliere Ettore Di Cesare, smentendo dunque il fatto che lo scalo non sarebbe costato un euro al pubblico. Saggiamente il consigliere Emanuele Imprudente ha invitato l’amministrazione a rimettere la barra diritta «perché così com’è lo scalo non è una opportunità per la città». Il consigliere Masciocco invece ha chiesto di valutare se il gestore stia rispettando la convenzione. La seduta è servita anche per fare chiarezza fra il sindaco e alcuni dissidenti della maggioranza. Se il caso Ludovici sembra ormai archiviato, ormai sarebbe fuori dalla maggioranza, Pierluigi Mancini (Api) invece sembra avere una posizione piuttosto articolata, negando di essere passato con la minoranza. Sebbene in contrapposizione con il sindaco in una nota egli stesso sostiene che «l’apporto dell’Api sul bilancio, sulla ricostruzione e altri temi importanti, c’è e ci sarà sempre». In aula approvato anche un ordine del giorno proposto dal sindaco teso a limitare le assenze in aula: «Il gettone di presenza sarà percepito solo dai consiglieri che parteciperanno al 33% delle votazioni in aula».

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