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Data: 28/08/2014
Testata giornalistica: Il Tempo
Manca la chiave della pedana Disabile non riesce a salire sul bus. L’autista ferma un altro mezzo anche questo senza il dispositivio

Ancora una volta una disabile non riesce a spostarsi da un capo all’altro della città a bordo di mezzi pubblici.

Tre minuti di un video fatto dai cittadini che ormai filmano tutto e pubblicato su Roma Today sono sufficienti a rendere l'idea di quanto accaduto ieri nella Capitale.

A farne le spese una donna diversamente abile sulla sedia a rotelle costretta a rinunciare a salire sull’autobus della linea «213» per l’impossibilità dell’autista della linea Tpl di attivare la pedana per disabili in quanto sprovvisto della chiave apposita per avviare il meccanismo.

Le immagini della vergogna sono state registrate ieri mattina su viale Palmiro Togliatti, nel popolare quartiere di Centocelle.

I problemi si sono verificati alle 10,30 quando la diversamente abile, in attesa del bus «213», ha fatto i conti con la pedana del mezzo pubblico. A cercare di aiutarla il conducente della linea Tpl che da largo Preneste arriva all’Alessandrino e viceversa. Assieme a lui un’altra passeggera.

Degli interminabili minuti di disagio che proseguono con l’arrivo di un altro bus, il «543», con l’autista dello stesso mezzo a scendere per cercare di aiutare il collega e la donna disabile a salire sul «213». Un aiuto non sufficiente alla donna, costretta a vedere il mezzo pubblico partire senza di lei in attesa di quello successivo, forse dotato di chiave per attivare la pedana.

Troppo spesso i mezzi dell’Atac girano senza la chiave miracolosa che permette al mezzo di azionare la pedana per far salire le persone sulla sedia a rotelle.

Troppo spesso dalle colonne del nostro giornale sono state raccontate storie del genere e troppo spesso in tanti, troppi hanno fatto finta di niente: Nessun provvedimento è mai stato preso, neanche il più semplice quello di dotare della chiave tutti gli autobus.

La nostra rischia di diventare una città del terzo mondo che pur avendo la possibilità di esser al passo con i tempi, perché ha la tecnologia, non la mette in pratica per pigrizia, negligenza e poca volontà.

Più volte anche dai social network le denunce dalla leader del movimento degli autisti autorganizzati Cambiamenti M410, Micaela Quintavalle. Qualche mese fa ad esempio, fu proprio quest’ultima a vivere da autista un’esperienza simile: restò per 30 muinuti con un disabile sotto il sole in via Laurentina in attesa che un ispettore e un meccanico dell’Atac raggiungessero il bus da lei guidato fermo, con la chiave per sbloccare la pedana. La Quintavalle scrisse anche una dura lettera all’Atac, chiede che «su tutte le vetture della rimessa di Tor Pagnotta siano consegnate le chiavi specifiche». Inoltre si legge sempre sulla lettera pubblicata sulla sua pagina Faceboock - che «venga consegnato un compendio aggiornato».

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