E’ presidente del consiglio comunale, ma da ex assessore al traffico Antonio Blasioli ha idee chiare sulla rivoluzione della viabilità che l’amministrazione intende fare, tra riapertura di Corso Vittorio, sensi unici e varchi alle Ztl.
«Intanto auguro buon lavoro al nuovo assessore - premette Blasioli - atteso a un compito impegnativo. Corso Vittorio Emanuele è una terra di mezzo: per mesi si è parlato di pedonalizzazione, Ztl, restrizione veicolare ma non è stata emanata nessuna ordinanza che la disciplinasse, per cui terminati i lavori occorre prendere una decisione. Anche perché con la riapertura delle scuole a Pescara riparte il traffico caos».
Meglio la bretella o la strada dal Rampigna alla stazione?
«Due aspetti rischiano di rendere monco il dibattito. Primo, si è chiusa al traffico una direttrice di marcia fondamentale della città senza un Piano traffico. Chi ora propende per la chiusura del Corso non può sottacere i disagi di traffico su via Ferrari, via del Circuito, la riviera e la rotatoria di via Teramo. Le pedonalizzazioni stridono con la creazione di camere a gas a pochi metri di distanza - spiega Blasioli -. Riaprendo il Corso, dobbiamo anche spiegare il nostro progetto di città che vede nell’area di risulta il vero cuore naturale di Pescara. Una città europea è una città che all’uscita della stazione offre un polmone verde, con parcheggi interrati dove si possa passeggiare in sicurezza, incontrare spazi culturali. Penso alla biblioteca sotto il rilevato ferroviario, migliaia di metri quadri abbandonati, un mio pallino. Se chiediamo ai pescaresi cosa vogliono tra il parco pubblico e corso Vittorio Emanuele pedonale, scommetto che scelgono la prima soluzione».
Si annuncia un’inversione dei sensi unici importanti. Masci attacca dicendo che il centro andrebbe liberato dalle auto. Come risponde?
«Non conosco questo progetto. Forse l’assessore Del Vecchio lo sta studiando ancora. Detto questo, per qualsiasi altra modifica farei il Piano traffico e un piano di mobilità di area vasta per evitare continui stravolgimenti: è la maggiore garanzia per tutti».
Le telecamere ai varchi ricordano gli accessi in centro con il ticket che vi portarono critiche.
«I varchi derivano da una scelta della precedente amministrazione. Non ho la cultura di dare colpe agli altri e in questo caso dico che è stata fatta un’ottima cosa perché le telecamere permettono di istituire Ztl solo in alcune ore del giorno o in concomitanza con i picchi di Pm10. In conclusione, il centrosinistra vuole una città in cui le pedonalizzazioni siano una risorsa per tutti e non un beneficio per pochi e un danno per molti. Vuole quindi una mobilità partecipata e studiata che tenga conto di tutti: residenti e commercianti. Si può fare».