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Pescara, 15/05/2025
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29/08/2014
Il Messaggero
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Decreto Sblocca Italia - Dalle grandi opere al giro di vite sulle partecipate, oggi lo Sblocca Italia |
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ROMA Dentro le norme sul rilancio delle infrastrutture, quelle sulle semplificazioni dell’attività edilizia che dovrebbero anche spingere la cessione degli immobili pubblici, gli incentivi alla quotazione delle società pubbliche locali e probabilmente anche gli sgravi fiscali per chi acquista un’abitazione da affittare (pur se in misura depotenziata rispetto alle intenzioni iniziali). Fuori la proroga delle detrazioni Irpef per l’efficienza energetica e le ristrutturazioni, che dovranno attendere la legge di Stabilità. Il lavoro di messa a punto del decreto “sblocca Italia” ha impegnato gli uffici legislativi del governo per tutta la giornata di ieri e con tutta probabilità proseguirà anche oggi prima della riunione del Consiglio dei ministri. L’impianto del provvedimento appare sostanzialmente confermato anche se l’intenzione - in linea con le indicazioni del Quirinale - è evitare un testo omnicomprensivo. Per cui anche all’ultimo momento potrebbero essere operati ulteriori stralci. I PROGETTI DA RILANCIARE Il capitolo opere pubbliche si avvale di una dotazione finanziaria che si aggira tra i 3 i 4 miliardi: 2,5 provengono dal vecchio Fondo coesione, mentre un miliardo o poco più (ma l’importo alla fine potrebbe anche risultare più basso) arriverà dalle revoche dei finanziamenti a progetti che al momento non è possibile portare avanti. Tra i progetti da rilanciare ce ne sono alcuni potenzialmente di grande impatto come la linea ferroviaria ad alta velocità tra Napoli e Bari e quella Palermo-Messina-Catania. Una spinta dovrebbe anche arrivare per una serie di cantieri minori. Il pacchetto semplificazioni comprende il potenziamento del ruolo dello sportello unico per l’edilizia, ma anche alcune novità specifiche che hanno l’obiettivo di minimizzare i ritardi nel caso di ritrovamento di materiale archeologico. Inoltre diventerà più facile cambiare la destinazione d’uso degli edifici, il che dovrebbe permettere di superare uno degli ostacoli principali alla cessione di immobili dello Stato o delle amministrazioni locali. LE AGEVOLAZIONI In tema di fisco, potrebbe far parte del decreto anche la nuova agevolazione finalizzata a favorire il mercato delle locazioni: una specifica deduzione Irpef destinata a chi acquista un’abitazione per poi darla in affitto a canone concordato. Era stata ipotizzata al 20 per cento della spesa sostenuta, per un importo massimo di 300 mila euro. Ora per limitare le perdite di gettito questi valori potrebbero essere rivisti verso il basso (al 15 per cento e a 100-200 mila euro). Invece la proroga delle appetibili detrazioni riservate a chi esegue lavori di ristrutturazione o finalizzati all’efficienza energetica (lo sconto è rispettivamente del 65 e del 50 per cento) potrà essere attuata solo con la legge di Stabilità, quando sarà chiaro il quadro finanziario: si tratta di agevolazioni che certamente spingono l’attività economica ma che hanno un costo consistente per il bilancio pubblico. Approderanno sul tavolo del Consiglio dei ministri anche le misure che puntano a disboscare la giungla delle partecipate locali, in linea con quanto richiesto dal commissario per la revisione della spesa pubblica, Carlo Cottarelli. Due i filoni di intervento: da una parte la chiusura di circa 1.500 piccole società che svolgono compiti ritenuti non essenziali (dovrebbe avvenire in tempi rapidi) dall’altra la spinta alla quotazione in borsa di quelle che si occupano di rifiuti e di trasporto pubblico locale. In cambio del collocamento sul mercato scatterà una proroga di 22 anni e mezzo della concessione. Le aziende dovranno comunque accettare un socio industriale oppure cedere il controllo. Del decreto sblocca-Italia ha parlato ieri sera il ministro Padoan, assicurando che per le misure previste «ci sono le coperture là dove servono». Inoltre gli interventi sulle regole «sbloccheranno gli investimenti pubblici e privati». Il responsabile per l’Economia ha anche aggiunto che con la legge di Stabilità saranno confermati gli sgravi fiscali per le famiglie e quelli per le imprese. Il riferimento è certamente agli 80 euro e alla riduzione dell’Irap per le imprese.
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