In Piazzale San Francesco, i giovani autisti dell’Arpa attendono sotto la canicola di fine agosto all’interno dei bus il loro turno. Dai finestrini hanno tutti i loro occhiali scuri da sole e denunciano il fenomeno dei portoghesi in provincia di Teramo che aumenta di giorno in giorno. Stabiliscono in un buon 35-40 per cento il tasso di evasione, fino a punte dell'80 per cento lungo la costa, in particolare nelle linee Giulianova-San Benedetto e Giulianova-Pescara, itinerari solcati soprattutto da extracomunitari. Oppure, raccontano, al massimo acquistano il biglietto di una tratta, ad un euro, non prendendo in considerazione le altre due. Il problema è molto limitato fino a San Nicolò, fanno capire gli autisti Arpa, per gli abbonamenti annuali a prezzi economici limitano il problema, stessa cosa capita nella zona montana del territorio, ma una volta lungo la costa è buio pesto. Qualcuno segnala la tratta Giulianova-Ascoli, che transita per la Vibrata, molto affollata di Orientali, in cui il tasso di evasione è molto alto. Gli studenti parrebbero non rientrare nella categoria dei portoghesi. Nel tracciato urbano del capoluogo, il problema non è cosi evidente, ma c’è quello delle pedane elettriche per disabili che sono quasi tutte fuori uso, soppiantante da quelle manuali, pertanto sono gli stessi autisti a dover scendere dal mezzo, metterlo in sicurezza, e sbrigare la procedura. Esiste il fenomeno del «passa biglietto» all’uscita del mezzo pubblico, soprattutto quello da un’ora e mezza di validità del costo di un euro. Gli utenti lamentano un collegamento scarso con diverse zone della città, tra cui Putignano e Villa Mosca. Mancano all’appello anche alcune corse bis per studenti.