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Data: 30/08/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Aliquota massima a Teramo. Autunno caldo per le famiglie Le nuove tasse peseranno sulle tasche dei cittadini Piccoli contentini all’opposizione sulle detrazioni

TERAMO Ad oggi l’unica cosa certa è che le famiglie teramane pagheranno il massimo sia per quanto riguarda le aliquote della Tasi che le aliquote Tari. Con i costi fissi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in costante aumento e, per quanto riguarda la Tari, detrazioni incrociate tra fasce di reddito e rendita catastale dell’abitazione il cui reale impatto sembra difficilmente quantificabile. Tranne per quei redditi Isee sotto i 7.500 euro, che avranno l’esenzione totale ed in parte per i redditi sotto i 10mila euro, mentre ad essere maggiormente penalizzati saranno i nuclei monofamiliari. Ma l’impossibilità di determinare l’impatto delle detrazioni previste, a fronte di aliquote al massimo, non è certo l’unico dato politico dell’ultimo consiglio comunale in cui l’opposizione, dopo un primo momento in cui sembrava decisa a fare le barricate, si è frantumata ancor prima di arrivare alla discussione su tasse e Team. Perché è bastata la decisione della maggioranza ad accogliere la mozione presentata dai Cinque Stelle (con l’impegno ad aumentare dal 10 al 20% la detrazione per il compostaggio domestico e a portare in consiglio tutto ciò che concerne la Team, nel nome della trasparenza) e alcuni emendamenti generali presentati dall’ex candidato sindaco Gianluca Pomante, da alcuni ritenuto sempre più vicino alla maggioranza, a convincere le due forze politiche ad astenersi e a non votare contro e a ritirare la maggior parte degli emendamenti. «Non abbiamo trovato un accordo con la maggioranza - ha tenuto a dire il capoguppo dei pentastellati Fabio Berardini - Loro hanno assunto degli impegni sulla trasparenza in merito alla Team e noi abbiamo deciso di sospendere il giudizio». Lasciando il Pd sempre più solo e fragile. E senza la forza necessaria a difendere emendamenti che nelle intenzioni del Partito democratico avrebbero dovuto garantire le fasce deboli come gli inquilini, le famiglie con disabili, le imprese giovanili. Anche se per il sindaco resta fermo quanto già asserito nei giorni scorsi, e cioè che il «90% dei cittadini pagherà con la Tasi meno di quanto pagava con l’Imu prima casa». Ma se sulla determinazione della Tasi il quadrato della maggioranza era praticamente scontato la vera spina nel fianco della maggioranza ancora una volta è la partecipata Team. Con il Pef presentato d’imperio dal Comune non riconosciuto nemmeno dalla stessa azienda. Che nella seduta della commissione bilancio, appena qualche giorno fa, aveva confermato il preventivo di partenza di 12,3 milioni di euro contro quello portato in consiglio dalla maggioranza con un preventivo di spesa di 11,5 milioni di euro. Un Pef inferiore di ben 700mila euro rispetto a quello degli ultimi anni, risultati sia per il 2012 che per il 2013 di gran lunga inferiori ai consuntivi. Con il rischio che anche la minima riduzione della tariffa si trasformi in un boomerang per i prossimi anni. Scelte difese dal sindaco Maurizio Brucchi e dall’assessore Eva Guardiani ma sui cui lo scontento ex assessore al bilancio Dodo Di Sabatino non ha esitato a togliersi qualche sassolino dalle scarpe. «Anche quest’anno aumenta la parte fissa della tariffa - ha commentato - che rappresenta i costi della struttura e questa è una cosa che non va bene. Un aspetto sul quale avevo posto l’accento anche negli anni passati. A ciò si aggiunge un Pef con forzature d’imperio rispetto a quello presentato dalla Team, con costi che ci ritroveremo sugli anni futuri». Discorso a parte sulle linee programmatiche, dove la politica ha lasciato spazio a siparietti fatti di frecciatine reciproche, con lo stesso Dodo Di Sabatino impegnato a navigare tra riferimenti alla manutenzione etica tanto cara a Paolo Gatti e la mobilità sociale tanto cara alla Dc (quella Dc a cui "si è richiamato il sindaco"). Mobilità «che non mi sembra di rinvenire in questa giunta», ha chiosato Di Sabatino. Il giudizio, adesso, passa ai cittadini. Per i quali si annuncia un autunno caldo, almeno in termini di tassazione.

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