L’AQUILA «Verrò a L’Aquila nel mese di settembre a fare il punto sui cantieri. Non solo scuole». Lo ha reso noto il presidente del Consiglio Matteo Renzi su Twitter rispondendo al follower "francescohope". L’attesa per Renzi dura ormai da mesi, da quando il segretario del Pd è diventato Presidente del Consiglio. Inviti a iosa da esponenti del centrosinistra a cui Renzi non aveva mai risposto. Il primo segnale è arrivato solo in seguito, lo scorso mese di luglio quando Renzi ha annunciato ai gruppi parlamentari del Partito democratico i suoi impegni post estivi. «Tra agosto e settembre visiterò dieci realtà peculiari - aveva detto il premier - Napoli, con Bagnoli, Pompei, Secondigliano e Scampia. Sarò tra Reggio e Gioia Tauro; a L’Aquila, a Piombino, nel Sulcis e a Olbia, a Gela, a Termini Imerese, a Taranto e a Reggio Emilia». L’attesa del presidente del consiglio è stata disattesa per mesi. Adesso, per la serie meglio tardi che mai, la popolazione aquilana e l’intera classe politica si prepara a riceverlo. Sul tavolo le questioni saranno tante, innanzitutto quella legata ai soldi, ai finanziamenti per garantire la ricostruzione pubblica e privata nei tempi del cronoprogramma che era stato dettato dall’allora ministro Barca. La prima visita del Presidente del Consiglio dopo il tragico terremotodel 6 aprile 2009 rappresenta un’occasione importante di confronto con il Governo. Renzi era già atteso con Graziano Delrio in occasione delle celebrazioni del quinto anniversario del sisma, quando il sindaco Massimo Cialente lasciò trapelare che c’erano stati contatti ufficiali per una visita in città. Poi, di fatto, di Renzi neanche l’ombra. L’invito al premier era arrivato anche dai bambini delle scuole dell’Aquila che attraverso Actionaid avevano chiesto di visitare la loro scuola, che per il quinto anno consecutivo svolgeva le lezioni in strutture provvisorie. Un tentativo di catturare l’attenzione del premier che proprio in quei giorni parlava di attenzione alle strutture scolastiche che però risultò ancora una volta vana.