GIULIANOVA Gli ex presidenti del Cirsu non ci stanno e rispondono all'accusa di Angelo Di Matteo, l'attuale responsabile del consorzio dei rifiuti che ha tirato in ballo i suoi predecessori per fare chiarezza sul debito di 2.250.000 euro accumulato nei confronti della Deco e non pagato dal Cirsu entro i termini stabiliti della fine di luglio. Sono Luciano D'Amico e Lunella Cerquoni, presidenti del consorzio dal 2007 al 2009, ad intervenire sull'atto di autotutela presentato da Di Matteo in tribunale, nel quale si chiamano in causa gli ex vertici del Cirsu, attivi dal 2007 al 2010, e fra i quali non figura Andrea Ziruolo, come erroneamente riportato nell'articolo di ieri sul Centro. D'Amico, che ha convocato una conferenza stampa per domani, evidenzia come durante la sua presidenza (dal 2007 al luglio 2008 assieme a Cerquoni, in seguito, per alcuni mesi, da solo) sia stato possibile effettuare il salvataggio della Sogesa, ex braccio operativo del Cirsu, fiaccata da un debito di 5 milioni, e dello stesso Cirsu, minacciato dal possibile fallimento della Sogesa. «Sogesa e di conseguenza Cirsu furono salvate attraverso una ricapitalizzazione ed una copertura perdite che videro l'ingresso nelle casse pubbliche di 2,5 milioni di euro», dichiara l'attuale rettore dell'università di Teramo e presidente dell'Arpa, «Al termine delle nostre presidenze erano stati recuperati oltre 70.000 metri cubi di volumetrie in discarica, erano stati eseguiti i lavori di adeguamento e di revamping dell'impianto, era stato licenziato un ambizioso piano industriale 2009- 2016 ed era stata presentata la richiesta di autorizzazione per la nuova discarica», conclude D'Amico, al quale fa eco Cerquoni, che reputa «incomprensibile il mio coinvolgimento nella controversia tra Cirsu e Deco sulla sussistenza o meno di un debito della prima verso la seconda contratto nel 2011». Cerquoni, presidente del Cirsu per due volte (2007-2008 e 2008-2009), non ci sta ad essere tirata in ballo nella vicenda del debito e ribadisce come, nel 2009, la Sogesa avesse un valore produttivo di oltre 14 milioni, ed invoca alla propria gestione il merito dell'esistenza delle due discariche attive di Grasciano. «Sotto la nostra gestione è stato presentato in Regione il progetto della nuova discarica per 500.000 mc, oggi in fase di realizzazione. A fronte di ciò, attendo ancora di conoscere i risultati della gestione Di Matteo, componente prima e presidente poi del cda Cirsu dal 2010 ad oggi e del cda Sogesa dal 2011», conclude Cerquoni, la quale non esclude eventuali azioni legali per autotutelarsi.