MONTESILVANO Mentre nella vicina Pescara l’amministrazione locale ha dato lo stop alla filovia, opera pubblica «da rimettere in discussione» a causa di «gravi anomalie progettuali e contrattuali che condizionano la realizzazione dell’appalto», a Montesilvano partiranno il 20 settembre l’adeguamento del fondo stradale e la tesatura dei cavi elettrici. Ieri mattina, durante un incontro tecnico con i rappresentanti del Comune e quelli della Balfour Beatty, vincitrice dell’appalto, la Gtm ha messo il turbo, annunciando l’avvio dei lavori nel tratto montesilvanese della strada parco, futura casa di Filò. Due mesi per ultimare tutto e iniziare poi, dal prossimo gennaio, la sperimentazione di Phileas, il filobus in arrivo sull’ex tracciato ferroviario. Cantieri aperti, quindi, fra tre settimane; la Gtm voleva anticipare l’avvio dei lavori, ma il Comune ha detto di no. Il motivo? L’imminente riapertura delle scuole, che porterà un notevole incremento del traffico in città, a rischio intasamento qualora fossero chiusi gli incroci con la strada parco. Proprio per evitare ingorghi e disagi, spiega l’assessore comunale Paolo Cilli, si partirà dallo smantellamento dell’asfalto per consolidare, in seguito, il sottofondo stradale con calcestruzzo rinforzato. Una barriera alta 23 centimetri, il cui ruolo è di evitare la formazione di ormaie, solchi profondi causati dal passaggio ripetuto del pesante Phlieas su carreggiate non idonee. Lavori suddivisi in due lotti, ciascuno da 1,3 chilometri, il primo da via Marinelli a via Adige, mentre il secondo arriva fino al confine con Pescara. L’adeguamento degli incroci (che resteranno comunque aperti per un senso di marcia) sarà eseguito dopo aver sistemato il fondo stradale, un’intersezione alla volta. Seguirà, poi, la tesatura dei cavi elettrici, da realizzare la notte per non intralciare il traffico. Allo stesso tempo, la Balfour Beatty procederà all’eliminazione delle barriere architettoniche. Un problema insidioso, considerata la posizione in merito di Michele Russo, presidente della Gtm. Secondo Russo, la responsabilità dell’appaltatrice riguarda esclusivamente gli ostacoli inerenti l’utilizzo dell’opera, come, per esempio, quelli presenti nei pressi delle fermate. Ma le barriere sono molte di più e per uscire dall’impasse il Comune ha chiesto alla Gtm di vagliare, insieme con la Balfour Beatty, un piano per includere anche barriere la cui eliminazione spetterebbe all’amministrazione locale. Sempre in tema di accessibilità, si studia la realizzazione di nuovi attraversamenti pedonali lungo quei tratti dove non si possono eliminare le barriere. Per esempio, tra via Marinelli e viale Europa vi sono marciapiedi di venti e trenta centimetri, disseminati di pali per la luce e della filovia, impossibili da abbattere. A riguardo, spiega l’assessore Cilli, la Gtm ha chiesto al Comune di «indirizzare» i disabili sull’accessibilità del nuovo sistema di trasporto pubblico. A tutto ciò si aggiunge il problema dei passi carrabili con sbocco diretto sulla strada parco, che saranno chiusi con l’arrivo di Filò, quando l’intero tracciato sarà transennato per motivi di sicurezza. Inoltre, il Comune dovrà adeguare il sistema della pubblica illuminazione in alcuni tratti del tracciato.